Gli Ex
Iuliano: «Lazio più forte, ma Samp temibile: sarà una bella sfida»
L’ex blucerchiato Mark Iuliano sulla sfida fra Lazio e Sampdoria
Quattro presenze in blucerchiato a carriera quasi conclusa per Mark Iuliano, che nel 2006 vestì la maglia più bella del Mondo prima di trasferirsi a Messina dove fece l’ultima esperienza in Serie A. In vista della sfida alla Lazio, l’ex centrocampista doriano ha parlato così della sfida ai biancocelesti: «La Sampdoria ha dato tanti dispiaceri a molte squadre quest’anno, ora anche se probabilmente non avrà Muriel e Schick a disposizione, l’organico rimane ugualmente importante. Si tratta di una squadra temibile, ha un’ottima intelaiatura ed un ottimo tecnico. Non si deve prendere sottogamba, chiunque l’abbia fatto ci ha ‘lasciato le penne’. Non penso – afferma Iuliano ai microfoni de LaLazioSiamoNoi – che la Lazio ed Inzaghi ritengano sia così semplice battere i doriani e prenderanno le dovute contromisure».
IULIANO: «SAMP PERICOLOSA E NON DIMESSA, LAZIO VINCI SOLO SE AL 110%» – Sulla carta vista la condizione delle due squadre e i precedenti la gara è indirizzata verso una facile dei biancocelesti reduci dal Derby, ma il Doria in questa stagione ha abituato a ottime prestazioni contro le grandi squadre, non c’è niente di scontato: «Non è facile dopo un derby vinto in questa maniera essere concentrati al massimo, ma dipende dall’allenatore e dai giocatori. Che Samp mi aspetto? Giampaolo è un tecnico che non aspetta l’avversario o che subisce il gioco rivale. I blucerchiati – prosegue Iuliano – hanno punti riferimento in mezzo al campo ben precisi e mettono in difficoltà tutte le squadre. I genovesi hanno dato problemi a quasi tutte le squadre di questo campionato. Pronostico? Le partite non vanno giocate sulla carta ma sul campo, la Lazio è più forte e sta in una condizione psicofisica straripante, ma la Sampdoria non è una squadra dimessa. Ha un progetto e giovani di talento, che sono abituati a giocare grandi sfide. È una partita che va giocata, la Lazio ha tutte le possibilità di vincere se farà il suo lavoro al 110%».