2014
Invernizzi: «Giusto investire sui giovani. La Samp va onorata»
La stagione appena trascorsa è stata positiva per il settore giovanile blucerchiato, che ha ottenuto dei buoni risultati e può guardare con fiducia al futuro. Giovanni Invernizzi è soddisfatto: «Il bilancio è buono, non avevamo certo obiettivi di classifica: l’idea iniziale era di fare dei campionati decorosi. Con tutte e tre le squadre siamo usciti alle finali con grande onore. Sopratutto mi ha colpito la crescita comune, è stata omogenea». Ora si può migliorare: «Bisogna alzare il livello medio, pescando in tutta la Liguria, non solo a Genova. E poi andare in Italia e all’estero. Dobbiamo trovare quei due-tre elementi che possono garantirci il salto di qualità».
PECINI E INTERVENTI SUL MERCATO – Sul mercato estero ci sarà la mano di Pecini: «Ci ho parlato, lui sicuramente è uno che sa come vanno queste cose. Sappiamo quello che ci manca e quali sono gli obiettivi societari». La strada maestra sembra l’estero, così come succede nelle prime squadre: «No, ovviamente quando si tratta di ragazzi molto giovani si cerca di assemblare pescando sul territorio, senza guardare se serve un difensore, un centrocampista o un attaccante – confessa Invernizzi all’edizione genovese de “La Repubblica” – Ma quando una squadra comincia a crescere si interviene in modo mirato, e lì l’estero può aiutarti a fare la differenza. Con la consapevolezza che quando si parla di ragazzi, evoluzioni e involuzioni possono esser imprevedibili, e il rischio di sbagliare esiste sempre».
BRAIDA E SAMP – Ai piani alti, ci si chiede cosa ne penserà Ariedo Braida, che si prepara a esser ufficializzato dalla Samp: «Grandissima esperienza, carisma, conoscenze a tutti i livelli. Meglio di così…». Edoardo Garrone ha cambiato tanto in due anni, ma Invernizzi è sempre al suo posto: «Lavoro per il bene di un club al quale devo tantissimo – ricorda l’ex giocatore della Samp – Io dico sempre ai miei ragazzi che la maglia della Samp non si indossa soltanto nelle ore di allenamento settimanale, ma 24 ore su 24. E’ anche una questione di educazione e di rispetto. La maglia della Samp è importante e va onorata sempre. Poi quando ti ritrovi a gestire 230 ragazzi, c’è sempre qualcosa che non può funzionare».
EXTRA E BOSKOV – Riguardo i cambiamenti, la proprietà ha destinato risorse extra al settore giovanile: «La vita di un club come la Samp passa attraverso un buon vivaio: la società lo sa benissimo. Poi non è detto che investire milioni possa matematicamente portarti a centrare grandi obiettivi». Invernizzi era presente il 26 maggio alla messa per Boskov. Ci si chiede che eredità gli abbia lasciato: «Da persona intelligentissima quale era, mi ha insegnato a gestire le cose sempre e comunque con il buon senso, nel rispetto del lavoro che faccio e di chi lo fa con me».