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Inter-Sampdoria, le pagelle: Gabbiadini alla Schick, Saponara non incide

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Le pagelle di Inter-Sampdoria: Andersen baluardo difensivo, Gabbiadini entra e illude la Samp

INTER-SAMPDORIA: SINTESI E TABELLINO DEL MATCH
INTER-SAMPDORIA: GLI HIGHLIGHTS

Audero 6,5 – Pronti, via ed è chiamato subito alla grande parata su Perisic, quindi un minuto dopo tiene di nuovo a galla i suoi su Lautaro lanciato a rete. Fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi blucerchiati quando rischia la papera clamorosa e salva il pallone sulla linea, per il resto dimostra la solita sicurezza, anche nella gestione del pallone con i piedi. Si supera nuovamente nella ripresa su Perisic, incolpevole invece sulla rete di D’Ambrosio. Forse avrebbe potuto fare meglio sul destro sporco di Nainggolan, ma il pallone passa davvero fra una selva di gambe.

Bereszynski 5,5 – Il polacco deve fronteggiare un avversario ostico come Perisic, ragion per cui decide di iniziare la partita più bloccato in difesa, cercando comunque di non far mancare il proprio sostegno a Praet quando la Samp attacca. Salva letteralmente i suoi con una diagonale intelligente su Perisic, che aveva ottenuto il triangolo da Nainggolan in area, ma in occasione della rete interista lascia entrare in area il croato con troppa facilità, un errore fatale (dal 35′ s.t. Sala s.v. – Giampaolo prova a inserire l’ex Hellas per sfruttare maggiormente la fascia negli ultimi minuti, ma le discese del numero 7 non sortiscono effetti particolari).

Tonelli 6 – Rischia il pasticcio a inizio partita facendosi scappare Lautaro, ma per sua fortuna l’argentino spara addosso ad Audero. In generale, dà l’impressione di soffrire il dinamismo e la caparbietà del numero 10 avversario, del quale spesso deve occuparsi quando l’Inter attacca. Riesce comunque a cavarsela spesso bene con il fisico e l’esperienza.

Andersen 6,5 – Sbroglia un paio di situazioni pericolose con interventi in disimpegno perfetti, sintomo di grande sicurezza. Dimostra di poter tenere anche contro un velocista brevilineo come Politano quando si trova a dover fermare il numero 16 nerazzurro lanciato verso la porta di Audero. Buona prova del danese.

Murru 5,5 – Dalle sue parti il pericolo maggiore è Politano che, essendo mancino come il numero 29 doriano, mette in grande difficoltà l’ex Cagliari quando decide di puntarlo. Nei primi 45′ riesce comunque a contenere l’avversario diretto senza ricorrere alle maniere forti, cala di più nella ripresa, facendosi notare solo per l’ottimo assist a Quagliarella.

Praet 6 – Giampaolo gli chiede espressamente di dare un occhio allo specchietto retrovisore e di aiutare con costanti raddoppi il compagno di fascia Bereszynski, spesso chiamato ad occuparsi delle discese di Perisic e Dalbert. Quando ha il pallone lo gioca sempre con criterio, senza strafare e dando equilibrio alla squadra.

Ekdal 6,5 – Gestisce con la solita tranquillità il pallone, ma oggi sembra essere meno del solito il fulcro della manovra blucerchiata, che si sviluppa più con i difensori e che spesso taglia il centrocampo per arrivare direttamente alla trequarti. Lo svedese fa comunque il suo, facendo anche valere il fisico quando necessario (dal 35′ s.t. Vieira s.v. – Fa tirare il fiato allo svedese, meno lucido verso fine match).

Linetty 5,5 – Il discorso fatto per Praet vale anche per il numero 16, che deve cercare di non lasciare Murru in uno contro uno con Politano prima e Candreva poi, risultando giocoforza meno incisivo in fase di possesso offensivo.

Saponara 5 – Buon inizio di partita per il trequartista, che parte posizionato fra Gagliardini e Brozovic e poi si sposta sulla destra a sostegno di Defrel, giocando spesso di prima e trovando qualche buona imbucata per i compagni. A queste ottime giocate alterna cose meno buone, come il mancato passaggio in area a Defrel a metà primo tempo e un pallone sanguinoso perso sulla propria trequarti. Purtroppo la ripresa inizia sulla falsariga della fine del primo tempo, con il numero 5 che perde troppi palloni. Esce in riserva (dal 29′ s.t. Gabbiadini 7 – Che dire, sembra di vedere lo Schick dei primi tempi: anche oggi, come contro l’Udinese, entra e segna. Peccato solo che la sua rete serva a poco, ma fa molto di più da solo in venti minuti che i due attaccanti titolari in tutto il resto della partita).

Defrel 6 – Avvio positivo anche per il francese, che si spende molto in fase di ripiegamento e trova anche un paio di spunti utili nei pressi dell’area avversaria. Il suo movimento in area sull’unica azione davvero pericolosa della Samp nel primo tempo avrebbe potuto portare il vantaggio, purtroppo Saponara non vede il compagno in tempo. Ottimo anche l’avvio nella ripresa, con un bel tiro che scalda i guantoni ad Handanovic. Nel finale abbassa il suo raggio d’azione dopo l’uscita di Saponara: anche senza reti, la prestazione di questa sera è piuttosto incoraggiante.

Quagliarella 5,5 – Partita non semplice per il capitano blucerchiato, costretto ad abbassarsi e ad allargarsi per ricevere il pallone e per sfuggire alla morsa di de Vrij e Skriniar. L’unico tiro del primo tempo finisce al terzo anello, sfiora poi il gol dopo 20′ nel secondo tempo con un gran colpo di testa. Troppo poco comunque per quel che ha dimostrato di poter fare.

INTER (4-2-3-1): Handanovic 6,5; D’Ambrosio 6,5, de Vrij 6, Skriniar 6,5, Dalbert 5,5; Gagliardini 5 (dal 13′ s.t. Joao Mario 6), Brozovic 6; Politano 6,5 (dal 23′ s.t. Candreva 5,5, Nainggolan 7 (dal 43′ s.t. Vecino s.v.), Perisic 6,5; Lautaro 6,5

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