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Pagelle Inter-Samp 1-2: Skriniar mostruoso, Torreira demiurgo

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Una Samp sagace e sfrontata demolisce l’Inter a domicilio, decidono nella ripresa i gol di Schick e Quagliarella: le pagelle

Viviano 6.5 – Anche oggi l’ordinaria amministrazione non è tanto ordinaria: parata importante su Banega, su Eder, riflesso su Perisic. Comincia a non esserci nulla di ordinario nel professionista, che viene beffato da un deviazione di Bereszynski su un tiro altrimenti neutralizzabile di D’Ambrosio.

Sala s.v. – La fortuna non lo sta certo aiutando. Un piccolo contrasto con Ansaldi lo infortuna per la quarta volta in stagione: al di là delle difficoltà tattiche già evidenziate, è un bel guaio. Il lancio del parastinco – stizzito e arrabbiato – è il segnale di un ragazzo che ha bisogno di una condizione fisica migliore (dal 15′ p.t. Bereszynski 6.5 – Non è facile entrare in una gara del genere, a freddo e con un avversario dinamico come Perisic di fronte. Ciò nonostante, il terzino della Samp fa il suo e si permette anche qualche giochino, proprio come il tunnel al croato. Un’altra prova di maturità).

Silvestre 6.5 – Meno attento del suo compagno di reparto, ma comunque non sappiamo quante ne abbia prese di testa, compresa la zuccata che mette Schick sulla linea di porta per l’1-1.

Skriniar 7.5 – Ne abbiamo raccontato il lungo percorso di graduale miglioramento che l’ha portato dalla prima a Palermo nel maggio 2016 a oggi. Premiato miglior talento slovacco Under 21 nelle ultime settimane, Skriniar silenzia San Siro, l’Inter e soprattutto Icardi, cancellandolo di fatto dal campo. A memoria, faccio fatica a ricordare una prestazione così dominante quest’anno da parte di un singolo.

Dodò 6.5 – Scelto a sorpresa al posto di Regini, il brasiliano dà quei piccoli segnali che dimostrano come il poco minutaggio pesi. Un retropassaggio che si tramuta in un corner nerazzurro, un’idea troppo in là rispetto ai compagni, Candreva lasciato solo nell’unica occasione veramente pericolosa del numero 87 nerazzurro… tuttavia, la pessima giornata di Candreva gli garantisce la possibilità di fare buona figura e nel secondo tempo si spinge persino in avanti. Prestazione convincente, ma i crampi lo colgono nel momento meno opportuno (dal 24′ s.t. Regini 6 – Il vice-capitano entra nel momento del bisogno ed è fondamentale nelle fasi concitate del finale di gara, trovandosi persino in zona gol nel recupero!).

Barreto 6.5 – Sembra affaticato nel finale di gara, dove zoppica e non sembra in condizione come all’inizio della contesa. Ciò nonotante, altra gara di sostanza per il numero 8 della Samp in uno scenario nel quale si trova anche a dare del “tu” al pallone.

Torreira 7.5 – Non è facile confrontarsi con uno come Ever Banega, ma l’urugayano continua a stupire. Specie quando dal campo esce Gagliardini, il 34 della Samp troneggia al centro del campo: la sua heat map del secondo tempo è un dipinto calcistico.

Linetty 6.5 – Combattivo come suo solito, fa un pochino fatica però nel primo tempo. Poi i raddoppi su Candreva e Banega valgono un applauso più che meritato.

B. Fernandes 6 – Al di là del palo colpito (che dimostra ulteriormente il valore del suo destro), l’impressione è che il portoghese sia incredibilmente importante nei destini blucerchiati. Si accende e la Samp trova di colpo le occasioni che cerca: gioca un primo tempo nebbioso, ma prima centra il legno e poi mette dentro l’assist che porta al gol del pareggio. L’autonomia in campo, però, sembra quella intorno all’ora, quando Giampaolo lo toglie (dal 15′ s.t. Alvarez 6.5 – Un famoso andazzo dice “Chi non muore, si rivede”. L’argentino torna nelle rotazioni di Giampaolo proprio contro l’Inter, la squadra che l’ha portato in Italia. Lui tira fuori una discreta gara, per una volta meno leziosa del solito, e regala anche il rigore con un piazzato che trova le mani di Brozovic).

Schick 6.5 – L’oggetto delle attenzioni nerazzurre si presenta alla scala del calcio e il ceco risponde con almeno un paio di tunnel, ma nel primo tempo appare un po’ in difficoltà e non vede molti palloni. Non servono però se ti basta un tocco per segnare anche all’Inter, di fatto togliendo a Silvestre la soddisfazione del gol dell’ex.

Quagliarella 7 – L’abnegazione è innegabile, tanto da rincorrere in scivolata tutto e tutti in fase di pressing. Il palo colto dai 25 metri nel primo tempo è un segnale di quello che potrebbe fare, con Handanovic che gli nega la gioia del gol anche nella ripresa. Poco importa: nel finale c’è il rigore decisivo da battere e Quagliarella sfonda la porta mandando il pallone sotto la traversa.

Inter (4-2-3-1):
Handanovic 6; D’Ambrosio 6, Medel 5.5, Miranda 5.5, Ansaldi 5; Gagliardini 6 (dal 1′ s.t. Kondogbia 5.5), Brozovic 5; Candreva 4.5, Banega 5.5 (dal 20′ s.t. Eder 6), Perisic 6 (dal 33′ s.t. Joao Mario s.v.); Icardi 4.5.

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