2015
Impantanati
Archiviare e ripartire. Sono le prime valutazioni che credo si debbano fare dopo il 2-0 di Firenze. Una Sampdoria spuntata, a tratti assonnata e punita da una Fiorentina a cui comunque vanno fatti i complimenti. L’amaro in bocca c’è, deve sempre esserci a margine di una sconfitta, specie se giustamente da qualche tempo l’asticella si è alzata e gli occhi si sono spostati verso l’obiettivo europeo.
I blucerchiati in Toscana non sono riusciti a far decollare la loro partita. Non mi sento di dare responsabilità a Mihajlovic: corretta, a mio avviso, l’interpetazione del match, con l’unidici corto e attendista di fronte a una squadra che nel palleggio ha pochi eguali in Italia. Il pantano del terreno di gioco, che sia chiaro penalizza tutti, ha sicuramente danneggiato anche i blucerchiati che con le ripartenze avrebbero dovuto e potuto far male ai viola. C’è il terreno, ma ci sono anche tanti fattori.
Primo tra tutti la poca brillantezza degli uomini chiave. Sufficiente solo Eto’o, spenti Muriel ed Eder ma anche Soriano (poco adatto alla superificie bagnata). A posteriori verrebbe da suggerire Acquah al tecnico serbo, ma credo anche che vada compreso come certe partite così delicate si programmino lungo tutto l’arco della settimana ed esulino dalle imprevedibili condizioni climatiche. E allora non prendetemi per pazzo se dico una cosa: bene, a un certo punto, non aver “sbragato” dopo il raddoppio firmato Salah. In certi casi la saggezza impone, nella valutazione di una gara, anche le possibili ripercussioni che può lasciare sull’immediato futuro. E l’immediato futuro della Samp recita Milan a San Siro, sfida da preparare con cura e con la testa sulle spalle, sgombra da cattivi pensieri.
Le analizzo tutte, ci provo. Detto dei big spuntati, detto di una strategia “delle ripartenze” che non ha pagato, mi piace sottolineare quel che non andrà fatto: primo su tutti l’errore di non accontentarsi. Pensare che la sconfitta di Firenze sia indolore, specie dopo i successi contro Roma e Inter, sarebbe da stupidi. Ma attenzione, perché drammatizzare e smontare ambizioni, consapevolezze e serenità significherebbe commettere un errore altrettanto grave. Archiviare e ripartire, come detto all’inizio, cercando di uscire subito dal pantano di Firenze. Le pozze lasciamole lì, grazie.
Da ultimo, volutamente, l’ultimo aspetto. Appunto. Il secondo giallo a Rodriguez a fine primo tempo, sullo 0-0, per il fallo su Eto’o a metà campo ci stava tutto. Anzi era pure limpido, solare, difficile da non vedere. Nessuna polemica, per carità, per vincere contro la Fiorentina, come ho già detto, sarebbe servito ben altro. Da qui alla fine però anche questi aspetti, inevitabilmente, peseranno. E su questo fronte mi piacerebbe almeno chiudere in pari.
Ora riparti Sampdoria, e non impantanarti.