2014

Il Secolo XIX – Lucchini su Gabbiadini: «Diventerà un grande»

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Doppio ex della gara, ma sopratutto ex compagno di stanza in un ritiro dell’Atalanta di Manolo Gabbiadini. E allora ci sono pochi che possono raccontare in maniera migliore di Stefano Lucchini la figura del numero 11 blucerchiato. L’ex difensore Samp è sempre in contatto con il giovane attaccante: «Ci sentiamo ancora con una certa frequenza». Proprio Lucchini non è sorpreso dal rendimento del “Gabbia”: «Mi aspettavo questa sua crescita. Nella prima squadra dell’Atalanta era poco utilizzato, poi ha incontrato tre allentori – Pioli al Bologna, Rossi e Mihajlovic alla Samp – che gli hanno dato fiducia. E quando Manolo si sente coinvolto, può ricambiare tantissimo».

Tra l’altro, Manolo può ancora migliorare: «Ha ancora grandissimi margini di miglioramento sotto tutti i profili: fisico, tecnico e tattico. Proprio Lucchini lo marcava spesso in allenamento: «Ricordo in particolare il suo tiro, ce l’hanno pochi in Serie A. Mi aveva colpito la facilità con cui calciava da tutte le posizioni, anche da distante, con velocità impressionante – racconta Lucchini a “Il Secolo XIX” – In questa stagione è infatti nei primi posti della classifica dei tiratori del campionato. Penso che possa diventare uno degli attaccanti più forti non solo in A, ma anche in Europa». Un obiettivo ambizioso per il ragazzo: «Lo dico perché Manolo ha la testa giusta e per un giovane l’attitudine fa la differenza. Lui è sempre concentrato sul lavoro: può sembrare un po’ chiuso, ma quando nasce il giusto feeling è aperto, di compagnia».

Ormai Gabbiadini è uno dei giocatori più temuti della Sampdoria: «Sì, ma in generale tutto il reparto attaccanti ha dimostrato il suo valore. Eder sta disputando un ottimo campionato, Soriano è andato in nazionale, Okaka e Lopez sono in forma. Si sta creando una bella squadra, un mix di giovani di quyalità e veterani con la capacità di guidare il gruppo». Atalanta-Samp non sarà una gara facile: «Non è neanche facile abituarsi a quest’orario, sia fisicamente che come preparazione generale alla partita…». Le due squadre sono tranquille a metà classifica: «Sia noi che la Samp abbiamo conquistato tre punti fondamentali per la salvezza nell’ultimo turno. E direi che a questo punto è molto vicina per entrambi. Proprio per questo domenica la gara sarà aperta a ogni risultato: non essendoci ansia, le squadre scenderanno in campo rilassate. Ne beneficierà lo spettacolo».

Nello scorso campionato, Lucchini sfidò la Samp: «E venni anche espulso a 10 minuti dalla fine per somma di ammonizioni. Per me quella contro la Samp è una partita speciale». Colantuono nelle ultime quattro giornate l’ha tenuto in panchina, per cui non si sa se Lucchini sarà in campo: «Sono entrato domenica scorsa contro la Lazio nell’ultimo quarto d’ora per sostituire Stendardo che aveva i crampi. In generale sto giocando poco e non sono molto contento – si confessa il difensore dell’Atalanta – pensavo di trovare più spazio. Nelle ultime tre partite da titolare o quasi, da quando sono rientrato dall’infortunio di novembre, abbiamo fatto bene (nove punti, ndr). Invece sto passando un po’ di tempo in panchina. Ma decide l’allenatore e noi dobbiamo accettare le sue scelte».

Almeno fino a fine campionato, ma il futuro di Lucchini è poi tutto da scrivere: «Stare fuori è dura, sopratutto perché penso di poter esser ancora utile a una squadra – chiude Lucchini, quattro anni a Genova – Rifletto, mi faccio delle domande e comincio a fare anche valutazioni sul futuro».

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