2014
Il preparatore Bovenzi: «Mihajlovic ha già un modulo in testa. Giocatori attivi dal 15 giugno»
Antonio Bovenzi, preparatore atletico della Sampdoria, ha distribuito da tempo i compiti per le vacanze ai giocatori blucerchiati. Da cinque giorni, come racconta il Secolo XIX, è iniziato il periodo di avvicinamento al ritiro blucerchiato. Il 15 giugno, nel calendario consegnato da Bovenzi, era il primo giorno di sudore facoltativo: «Ho consegnato il programma ai giocatori a Udine. In formato cartaceo e poi ho mandato a tutti una email. Ovviamente con alcune variazioni per chi sta recuperando da un infortunio, come Berardi, o da un’operazione, come Obiang e Wszolek, o per chi ha qualche problema che si trascina dietro, come Palombo con il mal di schiena. Angelo, quindi, non fa sovraccarico, ma solo lavoro di forza funzionale».
«Stiamo parlando di professionisti. Ormai la cultura della preparazione fisica è diffusa, stanno molto attenti anche per se stessi. Le vacanze sono vacanze, sia chiaro. Però quello che dico, e quello che loro sanno, è che se durante la vacanza ti vuoi fare una bella mangiata, falla. Però il giorno dopo smaltisci con una corsetta. So che loro sanno di non doversi presentare al raduno in condizioni inaccettabili, perché sono giocatori di Serie A. Poi bisogna anche tenere presente la componente soggettiva. Qualcuno brucia prima, qualcuno dopo. E per esperienza qualcuno in ritiro deve soffrire un po’ più degli altri. Mi ricordo Muzzi, ad esempio. Lui tendeva decisamente a prendere peso. Pavel Nedved era l’unico giocatore che ho conosciuto che si presentava al primo giorno di ritiro con una condizione fisica migliore di quando lo avevo lasciato prima delle vacanze».
In cosa consiste, però, il programma consegnato ai giocatori della Sampdoria? «Si tratta di 15 sedute, una al giorno, alle quali vanno abbinate a giorni alterni delle schede di forza. Quindi un giorno è previsto solo lavoro di corsa e quello seguente corsa più forza, ci sono leg extension, skip, pressa, panca, leg curl, piegamenti. Niente di tremendo. Il primo luglio la nuova stagione inizierà con una serie di valutazioni fisiche e sarebbe opportuno che i giocatori si presentassero in condizioni non dico eccezionali, ma almeno decenti. Cinquanta giorni sono tanti come sosta, e anche per questo il lavoro a casa è particolarmente importante. Noi abbiamo anche analizzato il decadimento della performance e se da un lato è vero che conta molto la componente soggettiva, c’è chi dopo 20 giorni ha perso quasi tutto e chi magari è ancora al 70 per cento, dall’altro sicuramente il lavoro di sostegno fatto in vacanza può dare una grossa mano».
Il ritiro per Bardonecchia è sempre più vicino e Bovenzi spiega che il tecnico ha già un modulo pronto da voler testare: «Posso anticipare che questa prima fase sarà tendenzialmente dolce. Perché riteniamo che i primi giorni siano particolarmente delicati, sono quelli dove è più facile farsi male. E vogliamo evitare questo genere di contrattempi. Mihajlovic vuole iniziare a lavorare su un determinato modulo già a Bardonecchia e dal punto di vista della preparazione fisica dobbiamo consentirgli di poterlo fare con tutti i giocatori a sua disposizione. Per fare questo, però, i giocatori ci devono dare una mano. Già a partire da questi giorni di fine giugno».
«Durante tutto lo scorso campionato ogni settimana abbiamo sottoposto i ragazzi a dei test. E adesso abbiamo di ognuno una scheda dettagliata. E potremo fare confronti. Il problema di questi periodi è sempre la perdita di massa magra e poi la percentuale di grasso. Dal primo luglio dovremo resettare tutto e ripartire nel modo giusto e con le idee giuste. Altrimenti ci aspetteranno dei periodi complicati. A maggior ragione quando si ha una squadra giovane, non bisogna mai abbassare la guardia».