2014

Il pagellone di SN24 – Vasco Regini

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Nella stagione appena conclusa dalla Sampdoria sono diversi i giocatori che hanno fatto bene durante il campionato: c’è un capocannoniere brasiliano che ne ha fatti 12 trascinando la Samp in un momento delicato, c’è chi era considerato il più scarso della rosa e ha tirato fuori un briciolo del suo talento facendo 5 gol, e poi c’è chi poco più dietro nella stessa corsia mancina dal quale partivano Eder e Roberto Soriano dava loro una mano in fase di spinta e fermava le sortite offensive degli avversari. Questa è la storia di Vasco Regini e del suo primo anno nella Sampdoria dei grandi nonostante il primo gettone blucerchiato fosse già arrivato nel 2009, col debutto in un Samp-Reggina vinto 5-0 dai blucerchiati.

Vasco Regini arrivò la scorsa estate da Empoli, squadra con la quale la Samp condivideva il cartellino: è stata una delle comproprietà più discusse di tutto il campionato visto che la stagione fatta in Toscana era stata veramente valida e i biancazzurri non volevano privarsene. Carlo Osti risolse la questione cedendo in prestito Massimo Maccarone in cambio dei diritti sportivi, senza spostare di una virgola la questione legata al cartellino, ma portandosi di fatto il difensore a casa

Gli inizi in maglia blucerchiata però sono titubanti, come tutta la prima parte di stagione del Doria: abituato a una stagione da difensore centrale di difesa a 4 Delio Rossi lo impiega, in condizioni di totale assenza di giocatori nel ruolo, come esterno sinistro nel centrocampo a 5, con il compito di farsi tutta la fascia sia in copertura che in spinta, in pratica un Lollo De Silvestri mancino. Facile a dirsi, molto meno quando i chilometri da macinare sul prato sono tanti e la squadra non gira.

Poi il cambio e il ritorno a una posizione decisamente più congeniale alle caratteristiche del giocatore: con Sinisa Mihajlovic Regini ritorna il giocatore prelevato dal Cesena, un discreto terzino sinistro abile in copertura ma che qualche cross dal fondo lo azzecca. La stagione da qui si gira totalmente, con il numero 19 finalmente autore di prestazioni di buon livello: manca solo il gol nella stagione di Regini, ma da alcune sue giocate arrivano reti decisive per il campionato blucerchiato. Il tandem mancino con Eder o Soriano diventa importante ai livelli della catena di destra formata da Gabbiadini e De Silvestri, e in situazioni di emergenza Mihajlovic lo usa anche da centrale di difesa come in Sassuolo-Sampdoria, gara vinta dai blucerchiati per 2-1 nella quale Regini centrò in pieno una clamorosa traversa con un tiro da fuori, una conclusione che avrebbe meritato miglior sorte.

Quest’estate l’asse Genova-Empoli sarà caldissima, la Samp deve assolutamente riscattare Regini per intero e continuare a puntare su di lui dopo questa stagione da 6,5: con un credo tattico e una varietà di moduli definita Regini può essere veramente uno dei punti cardine del Doria del futuro

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