2013
Il pagellone di SN24 – Stefano Scappini
C’era una volta un ragazzo che correva con la Primavera blucerchiata e conquistava quel famoso titolo di campioni d’Italia nel 2008: di quella compagine, tanti sono transitati nella prima squadra della Samp e molti se ne sono anche andati, non riuscendo a convincere fino in fondo. In quella formazione di mister Fulvio Pea, c’era un tridente d’attacco: a sinistra Vladimir Koman, così discusso quando è poi arrivato in prima squadra; a destra Guido Marilungo, che non ha pienamento convinto ed è stato perseguitato dagli infortuni. Infine, davanti, c’era un ragazzone di 185 centimetri, che portava il numero 9 e faceva continuamente a sportellate: quel ragazzo si chiama Stefano Scappini.
Ormai sono passati cinque anni da quel trofeo e l’attaccante – classe 1988 – ha girovagato un po’ dovunque in Lega Pro: Terni, Ravenna, Alessandria (dove ha trovato la migliore stagione, con 13 reti e la B sfiorata), Sorrento. In ognuno di questi posti, ha segnato senza andar mai sotto le cinque marcature stagionali, ma non ha convinto fino in fondo. Così, quest’anno il centravanti era a Pisa. In Toscana, Scappini è arrivato in punta di piedi, visto che a fine agosto era ancora alla Samp: la formula è quella di un prestito con diritto di riscatto per i nerazzurri. L’esperienza è stata positiva a livello di squadra, visto che il Pisa è al quinto posto, valido per i play-off, e ha per giunta vinto l’andata delle semifinali contro il Perugia. Per Scappini, invece, pochi gol: 5 reti in 26 presenze sono un bilancio forse magro. Ma i play-off sono lì e ha l’opportunità di farsi valere… intanto, con il contratto in scadenza nel giugno 2015, bisognerà valutare anche cosa farne, nel caso il Pisa decidesse di non riscattarlo.
Personalmente gli conferisco un voto di 6: il centravanti e la sua utilità non si vedono solo dai gol, ma da uno esperto della Lega Pro come lui forse ci si aspettava qualcosina in più.