2014

Il pagellone di SN24 – Stefano Okaka

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Prendete un ragazzone di 24 anni, ultima delle riserve al Parma e “che faticava anche allo Spezia in B”, scambiatelo con uno degli ingaggi più esosi in rosa dandogli una possibilità in un momento delicato della stagione. I risultati sono salvezza a marzo, 5 gol e 3 assist per i compagni in 15 presenze: tantissima roba.

Questa è in breve la stagione blucerchiata di Stefano Okaka, attaccante blucerchiato arrivato a gennaio nello scambio con Nicola Pozzi: al suo arrivo i dubbi sono tanti, sia dal punto di vista tecnico che fisico, il ragazzo è veramente enorme e sembra in evidente sovrappeso: non lo è. Arriva come riserva di Maxi López, che deciderà il Derby della Lanterna, in poche giornate la Samp che gira a meraviglia sotto la gestione Mihajlovic lo lancia in campo contro il Cagliari. Prestazione veramente di buon livello, la Samp vince 1-0 con gol di Gastaldello e si avvicina sempre di più alla salvezza. Tre settimane dopo la sua prima gioia: si gioca a Torino contro il Toro, sfida sentita, campo difficile e squadra avversaria in forma: la Samp soffre pochissimo e sblocca subito proprio con Okaka che sul filo del fuorigioco batte Padelli, Gabbiadini nel secondo tempo con una magistrale punizione chiuderà i conti. La settimana successiva la Samp ospita il Livorno, e nel primo tempo gli amaranto sono sopra 2-0. La Samp nella ripresa improvvisa una clamorosa rimonta e Okaka suona la carica, tiene su la squadra, lotta e segna il gol del 3-2 con un tiro da fuori; Pochi minuti dopo con il Livorno alle corde arriva anche il 4-2 di Gabbiadini su assist del numero 9, oramai amato dalla folla blucerchiata.

La gara dei 40 punti è quella di Reggio Emilia contro il Sassuolo, un gara sbloccata subito dal Doria con Sansone. I neroverdi riacciuffano il pari con un gol in fuorigioco, ma Okaka sceglie bene il tempo fra il passaggio di Eder e l’uscita di Pegolo: cucchiaio ed è 2-1, il settore ospiti viene letteralmente giù al cospetto di quel gigante buono, la Samp è salva, di pesante quel ragazzo ha solo i gol che realizza con la maglia blucerchiata. Nel finale di stagione aggiunge due ciliegine di pregevole fattura: prima un eurogol contro il Catania dove parte da metà campo, ne salta tre e spara un missile sotto la traversa, poi a Udine nell’ultima di campionato dove stacca prepotente di testa su cross di Gabbiadini per l’1-0 e poi rifinisce per Eder e Soriano nel gol del 2-2 e del 3-2, chiudendo in bellezza il suo campionato.

È stata una mezza stagione veramente esaltante, dove Stefano Okaka è riuscito a ritrovare sé stesso dopo anni difficili e a dare un grande contributo alla causa blucerchiata, il suo voto finale è un bel 6,5: nessuno ci avrebbe messo un euro sopra, ha smentito tutti. 

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