2013

Il pagellone di SN24 – Simon Poulsen

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Un danese diverso dagli altri, sia per le qualità tecniche sia per l’aspetto fisico. Singolare anche nel modo di comportarsi, senza mai aggredire verbalmente o lamentarsi del poco spazio riservatogli da Ferrara prima, da Rossi poi: un miracolo, forse, portarlo a Genova, poiché uno come lui – nazionale danese e Az Alkmaar a parte – è da squadre di un certo livello. Tuttavia, Simon Busk Poulsen quel “certo livello” lo ha individuato nella Sampdoria, società dalla quale avrebbe potuto chiedere maggiore fiducia e collaborazione. 

Esordio in Serie A con la maglia blucerchiata, per il terzino, avviene con il Napoli a Marassi, poco prima di un successo ingiusto per la compagine doriana. Per Poulsen solamente 7 presenze, talvolta anche azzardate viste le disposizioni tattiche impostegli: impresso nella mente di ogni tifoso vige il ricordo di quel Palermo-Sampdoria, quando entrò per dar man forte in attacco a Eder. Un numero minimo di partite giocate, sebbene quel poco che è riuscito a mettere in mostra sia bastato per avere un’idea del potenziale del giocatore. 

Uno da cui ci si aspettava di più, in seguito al perfetto Europeo disputato, ma di certo non sono arrivati segnali dalla panchina che confortino questa tesi: un 6 incoraggiante, perché non ha tutte le colpe; la voglia di giocare si è vista – troppo tempo in naftalina -, seppur siano mancate giocate che potessero convincere davvero il pubblico del Ferraris. 

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