2015
Il pagellone di SN24 – Samuel Eto’o
Giudicare l’impatto che ha avuto Samuel Eto’o sulla squadra potrebbe essere una cosa tanto complessa quanto, allo stesso tempo, più facile di quello che si crede. L’arrivo del campione camerunense, una telenovela senza fine se parliamo della trattativa fiume che lo ha portato a vestire il blucerchiato, ha segnato sicuramente non solo la squadra ma, se non soprattutto, anche tutto l’ambiente doriano.
La parentesi, ora lo posso dire, squallida del “caso”, montato moltissimo dalla stampa e gestito, secondo me, in maniera sbagliata da Mihajlovic (non amo particolarmente gli allenatori “padre padrone”, soprattutto quelli che parlano prima con la Gazzetta dello Sport senza interpellare la società), è fortunatamente sfumata gradualmente fino a diradarsi del tutto. Samuel ha, nella prima metà del suo mini campionato, incantato senza mezzi termini, non solo a livello tecnico e tattico ma in primis come leader in campo. Una figura, la sua, che mancava disperatamente da anni in blucerchiato. Ad ogni tocco di palla veniva da chiedersi cosa potesse inventarsi.
Eh sì, perchè il Samuel Eto’o visto finora in blucerchiato ha dato saggio, soprattutto, delle sue doti di passatore e rifinitore. Una sorta di regista offensivo, sempre pronto a premiare i movimenti senza palla dei suoi compagni. La leadership e la professionalità messe in campo hanno costituito un nuovo punto di svolta della squadra doriana, diretta verso obbiettivi sempre più ambiziosi. La seconda parte della sua stagione, invece, è stata difficile così come lo è stata per tutta la squadra. Una sorta di logorio che non lo ha però esentato dal realizzare un gol importantissimo a Empoli.
Un gol che, alla luce dei fatti, è stato decisivo per la qualificazione in Europa League. Sono dell’avviso che Eto’o, alla fine dei conti, abbia portato molte cose positive all’interno di tutto l’ambiente blucerchiato e che possa ambire a dare ancora molto alla causa doriana. Quando si parla di un campione come lui, raccontato come tale dagli stessi compagni, non si può che pensare che ovunque lui vada lasci sempre il segno. E’ successo anche a Genova ma la storia deve continuare, senza alcun dubbio. Inizio scoppiettante, pausa scenica e gol decisivo: voto 6,5.