2015

Il pagellone di SN24 – Luca Rizzo

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Analizzare obiettivamente la stagione di Rizzo non è affatto semplice. Quando si valuta l’operato di un calciatore che oltre a essere un componente della tua squadra del cuore ne è un grande tifoso, si rischia di cadere nell’errore di esaltare le buone prestazioni e di giustificare gli obiettivi mancati. Un procedimento sbagliato, ma che, in quest’annata più che mai, si vorrebbe poter applicare all’esterno doriano. 

Il campionato di Luca inizia con un’iniezione totale di fiducia. Dopo tre stagioni in prestito, divise tra Pergocrema, Foligno e Pisa, il giovane centrocampista si rivela l’autentico protagonista della Serie B modenese. Sotto l’esperta guida dell’ex tecnico doriano, Walter Novellino, il numero 22 gioca ben 37 gare siglando ben 3 reti; numeri importatni, per chi si muove per la prima volta in cadetteria, che gli valgono l’applicazione dell’accordo di contro-opzione appena due giorni dopo il riscatto del Modena. Nel mercato estivo non sono mancate le offerte per avvalersi della propensione offensiva del genove, ma Sinisa Mihajlovic, Carlo Osti e Massimo Ferrero hanno manifestato la propria intenzione di puntare sul classe ’92 nel corso del campionato. L’esordio blucerchiato arriva prestissimo, già nella gara esterna contro il Sassuolo Rizzo vede il campo, subentrando a Roberto Soriano, ma per la più grande gioia dovranno passare ancora cinque partite. Dopo l’entusiamo per il primo derby visto e vinto non dalla Gradinata Sud, ma dal campo, il giocatore trova la sua prima maglia da titolare della stagione contro la Fiorentina. Il ventitrenne tra le conosciute mura del Ferraris mette in luce tutte le armi che gli sono valse un posto tra le strette gerarchie del mister; lotta, corre e sfrutta la sua dote più spiccata: gli inserimenti. E’ proprio con uno di questi, confezionato con un elegante gioco di gambe, che il blucerchiato bucherà la difesa viola per trovare il primo sigillo sotto il cuore dello stadio. 

Una prestazione, quella interna contro la squadra dell’ex Montella, che ha significato molto nella carriera del ragazzo. Oltre alle emozioni il primo gol blucerchiato ha portato diversi regali: il rinnovo con la società di Corte Lambruschini, la convocazione in Under21 e l’interesse di un tecnico come Sarri, un campione nel dettare la rotta agli astri nascenti. Un 7 in pagella che forse ha messo sotto pressione il talentino di casa Samp che non è più riuscito a ritrovare una condizione altrettanto alta. L’unica eccezione al lento smarrimento fu la trasferta di Verona, dove contro un Hellas voglioso di riscatto il sampdoriano ha mostrato nuovamente la classe che lo contraddistingue. Il resto dell’annata rimane, a malincuore, sotto le aspettative. Da un giocatore ancora sotto i venticinque anni forse non ci si può aspettare un en plein immediato, ma anallizzando l’età media del centrocampo doriano, le aspettative crescono a dismisura. Roberto Soriano ha appena un anno in più dell’ex Modena, Afriyie Acquah gli stessi anni e Alfred Duncan, colui che lo relegherà alla panchina per il finale di stagione, ha addirittura una primavera di meno. L’esplosione dell’ex interista è valsa la piena fiducia del tecnico e dell’ambiente; aspettative superata che sono valse al ghanese l’applicazione del diritto di riscatto già nel mese di gennaio e ventisei presenze. 

A complicare la situazione di concorrenza interna intervenne, però, un fattore esterno: la sfortuna. Uno stop muscolare ha, infatti, fermato l’esterno per diverse partite del girone di ritorno, fino alla felice coincidenza di tornare trai convocati per la trasferta al Franchi. Stagione altalenante, dunque, quella di Rizzo. Dopo la partenza fulminea che gli è valsa l’ingresso nel circolo degli Azzurri e l’interesse di alcuni club della massima serie, la nebbia più totale. Vittima di scelte tecniche, risultati negativi dell’intero organico e di un calciomercato che ha inserito tasselli di valore, in grado di far giostrare qualsiasi mister tra più formazioni. Il voto complessivo della prima annata blucerchiata per l’esterna è, pertanto, 6. Ci si aspetta molto da questo patrimonio blucerchiato, da quella che ormai non è più una giovane promessa visti i 23 anni e le ben 111 presenze nel calcio professionistico. Che la prossima stagione sia quella della definitiva esplosione? I mezzi tecnici ci sono, starà al ragazzo e al tecnico valutare se e come impiegarli. 

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