2015

Il pagellone di SN24 – Lorenzo De Silvestri

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Lorenzo De Silvestri è il minimo comune denominatore della Sampdoria: quando è disponibile, gioca. In questa stagione Sinisa Mihajlovic infatti non ha potuto fare a meno del terzino italiano, che ha definitivamente completato la sua trasformazione a esterno a tutto campo e non semplice terzino di spinta: nel 4-3-3 e soprattutto nel 4-3-1-2 provati in questa annata De Silvestri ha giocato con una spiccata propensione offensiva, rimanendo però attento quando era tempo di difendere. Nel reparto arretrato della Samp è stato tra i migliori, sbandando non molte volte ma peccando forse in fase di assist.

Non si sa come mai ma De Silvestri vive sempre in questa condizione di sottovalutazione costante, sarebbe il miglior terzino destro in Italia assieme a Darmian eppure fatica a trovare posto in nazionale e anche a entrare definitivamente nel cuore dei tifosi, molto spesso critici nei suoi confronti. Eppure De Silvestri qualcosa deve migliorarla in effetti: molto spesso non è preciso quando si tratta di affrontare l’avversario in tackle, sebbene Mazzone un tempo dicesse difensore scivoloso difensore pericoloso; citazioni a parte andrebbe rivista anche la conclusione in porta, uno con il suo fisico e con le sue potenzialità dovrebbe calciare da fuori area con più precisione e centrando più spesso lo specchio, e invece in poche circostanze ha impensierito i portieri avversari. Da migliorare pure la quantità di falli, visto che sovente è incappato in infrazioni evitabili.

Quella di De Silvestri rimane però una stagione positiva, soprattutto a livello realizzativo. Si è dimostrato mortifero sui calci piazzati e ha messo a referto ben quattro reti in trentatré presenze di Serie A (tutte da titolare), record personale e anche particolare visto che fino al girone di ritorno la casella dei gol fatti recitava ancora zero. A prescindere dall’apporto in avanti, si è ben disimpegnato pure dietro anche se nella parte finale di stagione ha patito il calo di prestazioni e di condizione che ha attanagliato tutta la Sampdoria. Quasi mai ha sbagliato partita, rimanendo quasi sempre sul pezzo: un’eccezione è la gara di Napoli, dove venne travolto dallo strapotere d’attacco dei campani. Ma con l’Inter o con la Lazio oppure nei big match ha sempre dimostrato di avere grinta da vendere.

Il voto di De Silvestri per questa stagione è presto detto, si tratta di un bel 7 ampiamente meritato e, se non fosse stato per le ultime partite sottotono da parte di tutta la Samp, magari un sette e mezzo o un otto non sarebbero stati esagerati, ma tant’è. Mihajlovic ha saputo usarlo al meglio e caricarlo come una molla, adesso bisogna solamente attendere Zenga e capire se davvero vorrà proseguire con il 4-3-3 oppure tentare la difesa a tre della sua ultima esperienza italiana. Una cosa è certa, vale a dire la disponibilità di De Silvestri a ricoprire il ruolo di semplice terzino come quello di esterno completo, come con Delio Rossi a Firenze e nella prima esperienza genovese. Sempre che la Fiorentina non giochi uno scherzetto e se lo prenda alla risoluzione delle comproprietà.

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