2015
Il pagellone di SN24 – Federico Piovaccari
Fino a pochi secondi dalla fine della Liga la stagione dell’Eibar sembrava essere una speciale enclave nella geografia del calcio europeo: prima stagione in massima serie per una delle città più piccole ad aver mai esordito in Liga, stadio che sembra da terza divisione, giocatori formati perlopiù in casa e pochissime starlette. Poi però il Barcellona, l’osannatissimo Barcellona, si è fatto rimontare due gol dal Deportivo La Coruña mostrando una difesa fin troppo malleabile, per di più al Camp Nou. Morale della favola, Eibar retrocesso per colpa di un finale di stagione spaventoso. Una settimana dopo però altro plot twist, l’Elche viene mandato in Segunda Division per irregolarità finanziare e i baschi rossoblu vengono ripescati. Un premio giusto per una squadra che è rimasta da subito simpatica a mezza Europa e in cui gioca pure un doriano, Federico Piovaccari.
A sorpresa infatti verso fine agosto 2014 si è concretizzato il passaggio in prestito di Piovaccari dalla Sampdoria all’Eibar e quindi per la punta si è trattato di un cambiamento radicale in pochi mesi: prima la caotica Bucarest, poi il ritorno a Genova e infine la partenza verso la piccola e verde Eibar. Il suo score non è negativo, ha giocato diciassette volte titolare e in undici partite è subentrato, ha segnato cinque gol e la maggior parte nella prima frazione della stagione quando l’Eibar stupiva gli scettici restando a metà classifica nonostante i pronostici. Poi il crollo e anche Piovaccari ne ha risentito, per lui comunque rimangono molte soddisfazioni come quella di aver segnato all’Atletico Madrid e al Siviglia, perdendo il match in entrambi i casi.
Per Piovaccari la sufficienza è meritata ampiamente, il suo voto per questa stagione è un bel 6.5 ed è un peccato perché senza la crisi nera tra gennaio e aprile non solo il bomber di Gallarate ma anche gli Armeros avrebbero potuto meritare di più. Adesso per lui è tempo di un altro ritorno a Bogliasco ma quasi certamente sarà uno stop & go. Chissà che non lo si possa ammirare di nuovo in Spagna nel piccolo ma romantico Eibar.