Il pagellone di SN24 – Éder Citadin Martins

«Buon attaccante da Serie B, ma in Serie A non può fare la differenza». «Attaccante da squadra che può lottare solo per la salvezza, è anche un po’ grasso». In questi anni quante se ne sono sentite di tutti i colori sul suo conto, ma lui, anno dopo anno ha risposto sul campo, mostrando a tutti le sue grandissime qualità.

Quella appena trascorsa per il numero 23 blucerchiato Éder, è stata probabilmente la sua miglior stagione da professionista: l’anno scorso ci aveva già mostrato un rendimento di buon livello ma troppo poco costante, quest’anno è stato l’autentico trascinatore del Doria stabllmente nei piani alti della classifica. 31 presenze fra campionato e Coppa Italia, 12 gol, 5 assist vincenti, tantissime partite dove ha letteralmente fatto saltare gli equilibri, risultando incontenibile per le difese avversarie.

Partito come ala nel meraviglioso 4-3-3 di inizio stagione, firma una splendida tripletta in Coppa Italia contro il Como e sfiora il poker sbagliando il suo secondo rigore in Italia dopo una lunghissima serie positiva, a pararglielo però è stato un giocatore della Samp, Wladimiro Falcone, chissà quante volte in allenamento avrà fatto da sparring partner al compagno. In campionato gioca bene ma manca il gol, il primo in stagione però è assolutamente da urlo, ed è la meravigliosa cavalcata contro la Fiorentina che chiude il match sul 3-1. Da lì esplode letteralmente e si carica la Samp in spalla: gol al Milan, gol al Napoli, gol e assist all’Hellas Verona, assist contro la Juventus per Gabbiadini.

Mihajlovic passa al 4-3-1-2 e lo avvicina alla porta, e lui ripag con gol all’Empoli, assist contro il Parma, gol contro il Palermo, gol contro il Sassuolo, gol nel Derby su gentilissimo regalo di Roncaglia, assist a Muriel contro la Roma e per chiudere un periodo meraviglioso la strepitosa punizione con la quale trafigge un certo Samir Handanovic, una sassata che stende l’Inter. Aggiungerà anche un assist contro il Napoli al San Paolo al suo personale bottino e poi purtroppo per la Samp la sua stagione finisce, un infortunio al ginocchio lo toglie dallo scacchiere di Mihajlovic dove solo in due occasioni era mancato e una di queste era per somma di ammonizioni.

Le sue prestazioni risaltano agli occhi di tutti, e Antonio Conte, ct della Nazionale, stregato dal rendimento dell’attaccante brasiliano decide di convocarlo fra le tante polemiche, che lui spazza via in pochi minuti nella partita contro la Bulgaria, una gara pessima per la Nazionale che il numero 23 aggiusta grazie a un magistrale destro a giro a pochi minuti dall’ingresso in campo. Chissà come sarebbe andato il rivedibile finale di stagione con lui a disposizione, generalmente Eder ci ha abituato a un rendimento da urlo nel periodo prenatalizio, un leggero calo nella parte centrale del campionato e a una chiusura col botto: quest’anno purtroppo non ha potuto farci vedere la chiusura, ma è stato il miglior giocatore della Sampdoria 2014/15. Per Éder quindi il nostro voto è un bel 7,5, ampiamente meritato.