2013

Il pagellone di SN24 – Eder

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Dopo la buonissima sedonda parte di stagione in B da gennaio 2012, il brasiliano Eder è chiamato alla conferma in serie A, categoria in cui non si è mai espresso ad alti livelli.

Il tecnico Ferrara gli cuce addosso il ruolo di esterno d’attacco sinistro del 4-3-3 e, seppure Eder non abbia mai giocato in quella posizione, l’inizio è positivo. Pronti via e, da punta centrale però, a Milano contro i rossoneri sfiora subito la rete, contro il Siena poi è un palo a negargli il goal su punizione, mentre a Pescara offre l’assist vincente per la rete che sblocca il match a firma di Maxi Lopez. Il suo momento positivo prosegue contro il Torino dove si procura il rigore del pareggio (atterrato da Glik) e solo un prodigioso Gillet gli nega la gioia del primo goal. La prima rete è però vicina ed arriva contro il Parma, in trasferta, dove si procura un altro rigore e batte Mirante.
Si ripete nella traferta successiva, nella Milano nerazzurra, in cui realizza il primo goal su azione scambiando nello stretto con Maxi Lopez. Anche questa rete però risulta inutile per il risultato visto che entrambe sono partite già perse.
Arriva il giorno del Derby ed Eder è fuori causa per colpa di un infortunio muscolare, uno dei tanti di inizio stagione che colpiscono il brasiliano. Tutti infortuni però non lunghissimi o gravi, ma che gli fanno sempre temere lo stop.
Rientra nel secondo tempo contro il Bologna giusto per servire l’assist a Poli, ma poi il riacutizzarsi del problema muscolare lo induce subito a chiedere il cambio. Rientra dopo tre settimane a Catania senza incidere.
Dopo l’esonero di Ferrara arriva Delio Rossi e per il brasiliano tatticamente cambia la storia, non più punta esterna, o punta centrale unica, ma seconda punta dietro ad Icardi. Così dopo tre mesi dall’ultima rete, Eder si sblocca, di nuovo su rigore, contro il Pescara realizzando la prima rete casalinga della stagione, a questa aggiunge un’ottima prestazione ed un assist ad Icardi.
Dal mercato di gennaio però arriva un nuovo concorrente per Eder, quel Gianluca Sansone che in B l’anno prima fece sfracelli. Così inizia l’alternanza tra i due ed il brasiliano, dopo aver risolto dei problemi personali con la nascita del figlio ed il ritorno dal Sud America, può finalmente giocare libero mentalmente ed insaccare, dopo un altro mese contro il Chievo in casa, la quarta rete stagionale. La Samp ingrana e c’è anche la firma di Eder non più imprigionato sulla fascia, ma libero di agire a ridosso della punta centrale, anche la concorrenza con Sansone è vinta fino all’exploit che arriva nel Derby di ritorno.
Nella stracittadina realizza uno splendido goal su punizione calciando sotto la barriera e beffando Frey. A Udine invece è immarcabile, prima buca Brkic con un bolide da fuori, poi va vicino alla rete in più circostanze. Il settimo sigillo infine arriva nell’ultima gara casalinga con la Juve battendo Storari su rigore.

Si chiude così una stagione positiva per Eder. Voto: 7 come le reti realizzate (suo record in A) in 2069 minuti di gioco. Tanti assist e rigori procurati, accelerazioni devastanti e guizzi improvvisi. Certo il brasiliano può ancora migliorare e fare quel salto di qualità che lo porterebbe a varcare la doppia cifra, magari provando di più il tiro da fuori, qualità che ha innata. Il contratto firmato fino al 2017 lo pone come punto fisso del reparto offensivo della prossima stagione dove ci auguriamo di dargli un voto ancora più alto.

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