2015
Il pagellone di SN24 – Djamel Mesbah
Djamel Mesbah è arrivato a Genova con gli ultimi botti dello scorso calciomercato estivo, quando fu inserito nell’affare per portare Juan Antonio al Parma.
Le aspettative nei suoi confronti non erano certo esagerate, anche se quel periodo al Milan aveva fatto inizialmente ben pensare, quasi un marchio di garanzia; doveva essere la stagione del riscatto per lui, che veniva da una stagione in sordina divisa tra Parma e Livorno, e invece…
Fin da inizio stagione, il numero 3 non convince a pieno e gli viene preferito il suo compagno di reparto, Vasco Regini. Rispetto a quest’ultimo si dimostra forse più propositivo in fase offensiva, ma in quella difensiva non raggiunge certo la sufficienza: diagonali non eseguite, distrazioni e scarsa copertura non gli permettono di arrivare al 6. L’unica nota apprezzabile è la cattiveria agonistica, anche fin troppa a volte, che dimostra ogni volta che scende in campo, ma non basta.
E’ certo complice del suo rendimento così altalenante la poca continuità che gli viene garantita quest’anno da mister Mihajlovic (16 presenze in campionato e anche mal distribuite, hanno fatto sì che perdesse contatto col campo), influenzata ulteriormente dalla partecipazione alla Coppa d’Africa. Proprio pochi giorni prima della sfida a San Siro contro la sua ex-squadra, il Milan, parlava così ai microfoni di SampTV riguardo al suo scarso impiego: «La fiducia è molto importante per noi giocatori. Qui tutti hanno la fiducia di ambiente, squadra, allenatore e compagni. Sia io che Regini siamo tranquilli. Personalmente sono quasi due mesi che non gioco, tra scelte tecniche, infortuni e nazionale, ma sono tranquillo. Il mister lo sa, e io sono pronto per raggiungere i nostri obiettivi».
Stagione che non sa di niente, quella dell’algerino, che ha alternato prestazioni di carattere ad altre per niente convincenti. Da segnalare l’errore fatale allo scadere dei 90′ contro il Napoli durante il girone di andata (una diagonale non pervenuta che regalò il pareggio ai partenopei) e un paio di palesi occasioni da gol non sfruttate (basti pensare alla gara casalinga contro il Cesena, quando sprecò ben due reti già fatte) che, alla luce dei fatti, avrebbero certo portato importanti punti per l’Europa nelle casse doriane.
Chissà se Zenga vorrà puntare su di lui la prossima stagione per guidare la fascia sinistra… Nel frattempo il suo voto è un deludente 5.