2015
Il pagellone di SN24 – Daniele Gastaldello
Se rimani 7 anni consecutivi nella stessa squadra diventi quasi una mosca bianca in questo calcio che vede moltissimi giocatori cambiare casacca più di quanto cambi i calzini in una settimana. Se poi di quella squadra sei diventato il Capitano, in maniera silenziosa e dimostrando sul campo di tenere a questa maglia, pare strano dover commentare una stagione a metà dopo l’addio a gennaio. Parliamo di Daniele Gastaldello, partito come Capitano e titolare della Sampdoria di Mihajlovic e ceduto a gennaio al Bologna dove ha conquistato la promozione in serie A tramite i playoff.
Arrivato alla Sampdoria nel 2007 per pochi spiccioli dal Siena, Gastaldello si conquista presto un posto da titolare e lo mantiene con tutti gli allenatori che si susseguono sulla panchina blucerchiata: da Walter Mazzarri a Luigi Delneri, da Domenico Di Carlo alla serie B con Atzori e Iachini(che gli consegna la fascia da titolare dopo la partenza momentanea di Palombo), da Ferrara a Delio Rossi fino a Sinisa Mihajlovic. Almeno fino alla fine della scorsa stagione. Quest’anno ha concorrenza un pò più qualificata, per l’arrivo di Matias Silvestre e Alessio Romagnoli.
Daniele parte benissimo, segnando prima il gol del pareggio al 91′ sul campo del Palermo alla prima giornata e poi uno dei due gol nella vittoria interna contro il Chievo. Chi può togliere il posto da titolare al Capitano e protagonista di questo inizio di stagione in una partita importante come il Derby? Invece Sinisa Mihajlovic lo lascia in panchina, giocano Silvestre e Romagnoli. «Genoa Sampdoria 0-1: interviste derby Gasperini, Mihajlovic
Personalmente volevo fare un ringraziamento a Gastaldello, so quanto ha sofferto a stare fuori, ma si è comportato da vero capitano, da vero uomo» le parole del mister blucerchiato nel dopopartita della sfida decisa da Manolo Gabbiadini.
Sono solo ed esclusivamente scelte tecniche quelle che lasciano fuori “Gasta” anche nel match con l’Atalanta, mentre, anche grazie all’infortunio di Silvestre, torna titolare nei successivi match contro Cagliari, Roma e Inter. Tutto sembra tornato nella “normalità”, con il Capitano quasi sempre in campo fino a dicembre, quando Mihajlovic lo lascia fuori nelle sfide contro Napoli e Verona. Un nuovo stop di Silvestre gli riconsegna la fascia da Capitano e il posto in squadra, ma a gennaio saltano fuori con insistenza le voci di un suo possibile trasferimento al Bologna.
Mister Mihajlovic in un primo momento blocca la cessione di Gastaldello, per mancanza di alternative e per la sua importanza all’interno dello spogliatoio. Ma intanto continua a preferirgli Silvestre e Romagnoli, con l’ultima partita giocata(che sarà anche poi l’ultima in maglia blucerchiata) contro l’Empoli dell’11 gennaio. A fine mercato la situazione si sblocca, a Genova arriva Munoz e il Capitano, dopo 259 presenze e 14 gol in maglia blucerchiata, saluta e prende la strada per l’Emilia, una scelta legata soprattutto per volersi avvicinare alla famiglia.
Toccante il suo “saluto” ai tifosi blucerchiati, a Torino, dopo un brutto 5-1 subito dai granata, dove Daniele aveva guardato i compagni per tutto il match dalla panchina. Lui si proietta verso la curva dei tifosi della Sampdoria per salutare tutti, si arrampica e con le lacrime agli occhi dice ai presenti: «Stategli dietro, sosteneteli». Parole da Capitano di un Capitano che lascia la propria nave, una nave che amava. «Ho sempre dato il massimo e fatto il possibile per la Samp. Genova e la Sampdoria mi resteranno nel cuore. Gli otto anni qui non si dimenticano. Quando sono arrivato ero un giovane e nessuno mi conosceva; ora vado via da capitano» aggiunge nella conferenza stampa convocata il giorno successivo.
Per le prestazioni in campo e per le sue qualità fuori dal rettangolo di gioco, per come ha gestito la situazione non facile di una esclusione prima e di una partenza verso altri lidi poi, la stagione dell’ex Capitano blucerchiato è da 6.5 , oltre agli auguri di pronta guarigione vista la rottura del crociato capitatagli poi a Bologna.“