Il pagellone di SN24 – Angelo Palombo

Valutare la sua prima parte di stagione sarebbe impossibile, se vista da un mero occhio tecnico-tattico. Palombo è stato relegato in tribuna, vittima dell’ostracismo della gestione Sensibile-Ferrara che aveva inteso il centrocampista ciociaro come un peso più che come un valore aggiunto. Eppure, un voto a quei mesi di silenzio, tribuna e rispetto si potrebbe dare: sarebbe un buon voto considerando il fatto che l’ex capitano blucerchiato ha sempre accettato le decisioni con professionalità, aspettando il suo momento senza criticare né lamentarsi troppo.

L’arrivo di Delio Rossi gli cambia la stagione, la carriera e forse, addirittura, la vita: Palombo viene riciclato da difensore centrale e gioca alla grande, sempre tra i più positivi, per tutta la seconda parte di stagione. Ha indossato di nuovo la fascia di capitano, si è ripreso la sua squadra sulle spalle e l’ha guidata ad una controversa ma importantissima salvezza. È forse solo per la continuità e la crescita di Poli e la stella nascente di Krsticic che Palombo non merita la nostra ideale palma di blucerchiato dell’anno. Resta comunque uno dei migliori, il suo voto è un 7.