Focus
Il mercato delle sorprese: centrocampo tra dubbi e certezze
L’analisi del nuovo centrocampo della Sampdoria: pesa la partenza di Torreira, motivi di merito la conferma di Praet e l’arrivo di Jankto
Molti sono stati i movimenti di mercato che hanno interessato il centrocampo della Sampdoria in questa estate. Cessioni eccellenti sono state rimpiazzate almeno in parte da arrivi interessanti e da conferme importanti. Uno su tutti, naturalmente, Dennis Praet. Cerchiamo dunque di capire se e come il reparto mediano blucerchiato è migliorato rispetto allo scorso anno. A pesare moltissimo sul piatto delle partenze è quella di Lucas Torreira. Cessione inevitabile, data la voglia del giocatore di misurarsi con palcoscenici più prestigiosi, alla quale però i dirigenti blucerchiati non hanno saputo fare fronte con efficacia, trattando Pedro Obiang per settimane con il West Ham senza riuscire a riportarlo a Genova. Altri addii, certamente meno importanti, sono stati quelli di Ricky Alvarez, Valerio Verre e Leonardo Capezzi, mai entrati appieno nel progetto di Giampaolo.
Importante, si diceva, è stata la conferma di Praet, vero e proprio punto di riferimento del centrocampo nella scorsa stagione, centrocampista polivalente che ha da sempre riscosso il gradimento di Giampaolo. La maglia numero 10 sarà uno stimolo ulteriore a fare bene e a caricarsi la squadra sulle spalle. Veniamo agli arrivi: Jakub Jankto è il vero colpo di mercato di questa sessione estiva. Giocatore forte fisicamente e intelligente, andrà a rinforzare ulteriormente un centrocampo che già lo scorso anno era uno dei principali punti di forza della squadra. Il doppio scambio in cabina di regia con l’arrivo di Albin Ekdal e Ronaldo Vieira – con Torreira e Capezzi ceduti, come detto – lascia un vuoto importante perlomeno nell’immediato: Ekdal non ha la qualità di Torreira, e lo si vedrà. C’è da sperare che il giovane inglese arrivato dal Leeds si abitui presto ai ritmi della Serie A e che dimostri di valere l’investimento fatto. Interessante anche l’acquisto di Riccardo Saponara, che va a costituire con Gastòn Ramirez un tandem di trequartisti di altissimo livello.
In ultima analisi, si può dire che il centrocampo sia cambiato, senza migliorare nè peggiorare. Se gli arrivi irrobustiscono la linea mediana e portano qualità, la partenza di Torreira, in un ruolo chiave come quello del playmaker, lascia una voragine che né Ekdal né per il momento Vieira possono colmare. Difficile capire come mai i dirigenti blucerchiati abbiano tergiversato così a lungo nel sostituire l’uruguaiano, pur sapendo almeno da sei mesi che sarebbe stato ceduto in estate. Questa è forse la pecca più grossa di un mercato gestito molto bene dalla società di Corte Lambruschini, che ha avuto soprattutto il merito, lo ribadiamo, di cedere solo un pezzo pregiato del proprio reparto mediano mantenendo pressoché intatta la struttura del centrocampo affidato a Giampaolo.