L’estremo difensore Sergio Romero, presentato a Corte Lambruschini il 23 agosto 2011, fu l’acquisto di prestigio della Sampdoria targata Sensibile. Un palmares di tutto rispetto quello dell’argentino: Mondiale Under 20 (Canada 2007), un oro olimpico (Pechino 2008), un campionato e una supercoppa olandesi (2009). In più una Coppa del Mondo (Sudafrica 2010) e una Copa America (Argentina 2011), competizioni disputate entrambe da titolare della nazionale albiceleste di Messi, Tévez, Higuaín e compagnia cantante; Selección maggiore con la quale ha già messo in fila 21 presenze ufficiali.
Alla Sampdoria è entrato a tratti nei cuori dei tifosi, amato ma anche molto criticato, ha alternato prestazioni ammirabili ad altre in ombra. Molti tifosi con il tempo hanno cominciato ad apprezzare il talento del portiere, altri purtroppo l’hanno fortemente contestato per il suo attaccamento alla Selección.
Un portiere “nazionale” è un vanto per una squadra come la Sampdoria e chiaramente questo ha il rovescio della medaglia. Molti giocatori ambiscono a essere chiamati in nazionale e per il ruolo da portiere, unico, la concorrenza è tanta. La critica di essere impegnato su troppi fronti è pertinente se questo contribuisse o avesse contribuito a sue cattive prestazioni, ma come abbiamo visto, i momenti negativi sono stati casi isolati anche in periodi in cui la nazionale non l’aveva impegnato.
Sergio Romero, un portiere che nell’anno di B ci ha regalato sei punti almeno, che in un campionato così lungo sono oro per ambire alla promozione. Sostituito poi da Da Costa, rovescio della medaglia, brasiliano, estremamente amato dai tifosi, proprio per impegni con la nazionale maggiore, non ha tradito le aspettative e ci ha traghettato in serie A Al suo ritorno tra i pali blucerchiati.
Nelle trasmissioni sportive locali troppo spesso si sente chiedere la cessione del talento argentino, la domanda è: con chi sostituirlo? Da Costa, direbbero in molti, ma in Serie A non garantirebbe maggior sicurezza di Sergio Romero. E poi guardando al passato forse se avessimo avuto Romero al posto di Curci in quella gioranta di fine Agosto in cui ci siamo giocati i preliminari di Champions? Coi se è con i ma, purtroppo, non si vileoni le guerre.
Il futuro dell’estremo difensore Blucerchiato è tutto da scrivere nella speranza che, con eccelse prestazioni, convinca anche i più critici del suo valore.