2015
Il commento tecnico: Frenati da un grande Empoli
Mi perdoneranno tutti i tifosi se parto con il dire che l‘Empoli ieri sera ha giocato una partita splendida, sia dal punto di vista dell’organizzazione di gioco sia da quello strettamente tattico. Non è facile in serie A vedere squadre che giocano il loro calcio, sempre e comunque, in ogni stadio, ogni maledetta domenica. Certo non sto dicendo che l’Empoli di Giampaolo sia una squadra fortissima, che sicuramente centrerà traguardi importanti. Non sto nemmeno dicendo che ieri abbia dominato, anche se in alcuni momenti il Doria ha girato pericolosamente a vuoto. Quello che abbiamo visto ieri sera è stato un collettivo mentalizzato a non buttare mai via il pallone, a cercare i movimenti senza palla offensivi, non perdendo mai intensità nella fase difensiva. Una difesa a quattro comandata egregiamente da Tonelli e Costa (gran partita ieri), scandita da movimenti perfetti finalizzati a mettere in fuorigioco gli attaccanti doriani e ad accorciare i reparti per rendere estremamente dinamica la fase di recupero del pallone. Insomma tutto questo discorso serve a capire che il punto di ieri sera non è stato un risultato del tutto negativo e che la Samp ha faticato soprattutto per merito dell’Empoli. Non mi troverete molto d’accordo se il punto di riflessione più grande di ieri pone la sua attenzione su Cassano e sulla compatibilità del barese con Eder. Antonio sta lavorando per ritrovare una condizione migliore e, per quanto riguarda l’asse con il brasiliano, non va commesso l’errore di ignorare quelle tre o quattro situazioni in cui Eder è stato messo in porta con un filtrante da parte del numero 99. Si fosse concretizzata almeno una delle opportunità avremmo subito letto e ascoltato tutto il contrario delle analisi di incompatibilità di cui si è parlato (e straparlato) dall’immediato dopo gara. La Sampdoria ieri ha fatto una partita buona ma senza quasi mai, eccetto la fase iniziale del primo tempo, sfruttare le caratteristiche dei propri intepreti con qualità. Contropiede se ne è fatto poco (merito della linea difensiva dell’Empoli e delle brevi ditanze fra i reparti), ribaltamenti rapidi e cambi di ritmo (Soriano su tutti) sono andati a fasi alterne. Fantastici, monumentali sono stati, ancora una volta, Fernando e Barreto. Le problematiche sono arrivate perchè l’Empoli è stato nettamente più bravo a dettare i ritmi di gioco e a controllare le linee di passaggio con idee concrete, prese con rapidità e decisione. Non è facile, fisicamente parlando, muoversi senza palla per seguire il possesso della sfera empolese. Il gol dei toscani, arrivato con merito nel momento peggiore della partita per gli uomini di Zenga, è derivato da una soluzione offensiva cavalcata tutta la partita dagli uomini di Giampaolo. Attaccanti che spondano e giocano poco in profondità (eccetto in alcuni tagli) e inserimento deciso di terzini e mezzale di centrocampo (Zielinski sembrava da più parti contemporaneamente). La qualità e la fisicità di Saponara (a proposito: Galliani andrebbe cacciato solo per aver perso questo giocatore), abbinata alla lucidità nelle letture offensive di Maccarone e al dinamismo dei tre di centrocampo, hanno mandato più volte in confusione la fase difensiva doriana. Gli uomini di Zenga hanno spesso sbrogliato bene le situazioni ma non sono riusciti a ripartire con qualità. Il gol di Eder è nato sfruttando una delle poche indecisioni degli uomini di Giampaolo, anzi una delle pesanti incertezze mostrate dal giovane Dioussè (per inciso: i giovani vanno aspettati anche quando fanno errori così gravi). Il Doria vive di palle rubate, attacco rapido della profondità e cambi di ritmo: ieri, anche se non soprattutto per merito dell’Empoli, non si sono visti o, perlomeno, non hanno avuto continuità.
La squadra di Zenga ha giocato una buona gara, difensivamente parlando, sia a metà campo che in difesa. E’ mancata la qualità della fase offensiva, nonostante la presenza contemporanea di Cassano, Eder, Soriano e Carbonero. Non perdiamo tempo a dire che è andata così perchè non hanno giocato Muriel o Correa (ieri l’argentino non bene in quanto a sicurezza) o perchè Cassano non è al top. Il gol del pari è arrivato non perchè sono cambiati i giocatori offensivi ma perchè il centrocampo dell’Empoli, impersonificato da Diousse, ha commesso un errore imperdonabile (il terzo in pochi minuti). Ieri, secondo me, a livello di organizzazione di gioco l’Empoli ha fatto molto meglio e la Samp è stata brava a giocarsela fino in fondo senza dare mai l’impressione, però, di poter creare palle gol con continuità (eccetto gli ultimi minuti in superiorità numerica). Punto guadagnato ma occasione persa per fare un bel balzo in avanti in classifica.