2013
Il commento di Freccero su Samp-Haladas: «Samp tonica, bene gli esperimenti»
In questi casi la sconfitta non conta. Il primo test ungherese di ieri contro l’Haladas ha dato la possibilità a mister Delio Rossi di buttare nella mischia dal primo minuto una formazione inedita, formata da alcune colonne portanti (Gastaldello, De Silvestri, Gabbiadini) e da alcuni inediti (Wszolek, Gentsoglou, Renan e Laczko). Dopo un primo tempo di novità, conclusosi col vantaggio blucerchiato siglato da Wszolek, nel corso della ripresa Rossi cerca di ricostruire, tassello dopo tassello, l’undici “tipo”, quantomeno a centrocampo dove ritroviamo insieme Eramo, Krsticic e Obiang.
Per saperne di più sull’amichevole persa dalla Sampdoria allo stadio Szombathely, abbiamo chiesto a Dario Freccero, inviato a Buk del SecoloXIX, di raccontarci le sue impressioni: «Ho visto una Samp inaspettatamente tonica dal punto di vista fisico e persino fresca nonostante il caldo asfissiante dell’Ungheria in questi giorni. Nel primo tempo mister Rossi ha puntato sul suo modulo classico (3-5-2) ma con interpreti inediti sia in difesa (Salamon per Palombo) sia soprattutto a centrocampo (Wszolek, Gentsoglou, Renan e Laczko per i titolari Obiang, Krsticic, Eramo e Regini). Il risultato è stato più che buono nella prima frazione. Dei cinque “nuovi”, infatti, quattro hanno superato a pieni voti l’esame: Salamon sicuro in difesa, Wszolek autore del gol, Renan autore dell’assist decisivo e il greco Gentsoglou che ha dato ordine alla manovra. Quello che mi ha un po’ deluso è stato il paladino di casa Laczko che seppur uscito tra gli applausi del pubblico ungherese sulla fascia sinistra non ha convinto.
Davanti tutti abbastanza bene, da Sansone a Gabbiadini a Eder, per quanto la precisione e la cattiveria sottoporta siano mancati nella ripresa (avrebbero consentito di chiudere il match molto prima del novantesimo). Discorso diverso su Pozzi a cui non si può dare la sufficienza per il rigore sciupato nel finale che valeva il 2-2. Sconfitta a parte, maturata in 6 minuti di amnesia difensiva, la Samp a mio parere ha fatto una buona gara e avrebbe meritato la vittoria. Anche il giovane Tozzo in porta si è dimostrato all’altezza. Solo un appunto che non riguarda il calcio: allo stadio di Szombathely c’erano una quarantina di tifosi sampdoriani arrivati da molto lontano e sono rimasti delusi dal fatto che i giocatori a fine partita non gli hanno dedicato neppure un applauso, un gesto di gratitudine, prima di rientrare negli spogliatoi. A mio parere hanno ragione: lo meritavano».