2013

Icardi: «Sogno di giocare coi migliori argentini al mondo. Quel derby…»

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Alla sua prima stagione in massima Serie ha rubato il posto a Maxi Lopez mettendo a segno 9 reti, dimostrando a tutti di saperci fare salvo poi appannarsi negli ultimi due mesi, con prestazioni non all’altezza di quanto mostrato.
Mauro Icardi si racconta a un mensile spagnolo, ecco le sue parole che riportiamo da fcinter1908:

Una delle questioni nate questo inverno era su quale nazionale avrebbe scelto fra Italia, Spagna e Argentina, con evidente preferenza verso il paese natale: «Ancora non mi sono pronunciato: in Italia la stampa è molto forte, ma in cuor mio so già quale divisa voglio indossare. Lavoro sempre per farmi trovare pronto e sono conscio che l’attacco della Seleccion è davvero molto forte».

Il paesino in cui è nato in Argentina ha dato i natali anche a Lionel Andrés Messi, spesso accostato indebitamente a Icardi: «Leo è il migliore di tutti. Abbiamo due stili di gioco diversi, più che paragonarci l’uno all’altro dovreste comparare le nostre storie. Io dedico ogni mio giorno a giocare e ad imparare il più possibile».
Storie in effetti simili, che partono da Rosario e arrivano a Barcellona: «Ci offrirono la possibilità di vivere una vita migliore. Iniziai a giocare nel Gran Canaria per ambientarmi e lo feci abbastanza bene con circa 400 gol segnati. Mi trasferii al Barcellona, nelle categorie giovanili, dove sfidavo quelli più grandi di me. L’esperienza durò tre anni, fino a quando nel Gennaio 2011 non venni chiamato dalla Sampdoria. Alla Samp mi allenavo con la prima squadra e poi giocavo con la Primavera. Era un’ esperienza davvero nuova. Feci il mio esordio alla fine della scorsa stagione in Serie B a Castellammare di Stabia. L’esordio in Serie A però, ha tutto un altro sapore: il mio gol al Genoa nel derby è uno dei tre gol che ricordo con maggiore piacere nella mia vita. Lo stadio era tutto esaurito, io faccio gol e battiamo gli eterni rivali: che emozione. In Italia il calcio viene vissuto con un’intensità maggiore rispetto alla Spagna, e questo mi attira moltissimo».

A che giocatore si ispira Maurito? «Mi ha sempre incantato il modo di giocare di Batistuta. Ecco se dovessi fare il nome di un giocatore a cui somiglio farei il suo».

Sul futuro ormai sembra fatto il suo passaggio all’Inter, e in conclusione, le sue dichiarazioni lasciano poco spazio all’immaginazione: «I giocatori argentini sono stati sempre tra i migliori del mondo, e io non chiedo altro che giocare con i migliori per carpirne ogni giorno tutti i segreti».

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