2014

Icardi, sfuma il fondo azionario qatariota

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Una stagione difficile la prima vissuta all’Inter per Mauro Icardi, ex centravanti della Sampdoria attualmente in comproprietà col club nerazzurro, dove solo nell’ultimo periodo è riuscito a trovare un minimo di continuità dopo una serie di infortuni che ne hanno compromesso l’affermazione alla corte di Walter Mazzarri.

Negli ultimi giorni è girata una voce legata a una possibile operazione di acquisizione da parte di un fondo azionario inglese con investitori provenienti dal Qatar, la classica operazione che ha coinvolto giocatori come Neymar, cresciuto nel Santos ma condiviso con un fondo azionario che ne deteneva parte del cartellino e che ha avuto voce in capitolo nello stellare trasferimento di quest’estate al Barcellona, costato ben 97 milioni di euro complessivi e che ha portato anche alle dimissioni del presidente blaugrana Sandro Rosell che aveva cammuffato la cifra abbassandola a 57 milioni.

L’operazione in questione però, per un giocatore già di proprietà di un club (in questo caso due, ndr) non è percorribile: a vietarlo è proprio il regolamento FIFA, visto che un calciatore è acquistabile solo da società iscritte all’organo calcistico. Mauro Icardi quindi non vedrà il suo cartellino suddividersi in più parti, se l’Inter deciderà di riscattarlo interamente dalla Sampdoria, operazione probabile e rimandata di una stagione per l’eccessivo costo già concordato, potrà poi a sua volta girarlo a un altro club senza però poter cedere parte del cartellino a fondi azionari. Su di lui si è informato l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, che vuole mettere le mani avanti per trovare un sostituto di Diego Costa, probabile partente nella prossima sessione di mercato.

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