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Iachini: «A Genova mesi intensissimi, ecco come andò la rimonta. Su Coda e Sottil…»

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Giuseppe Iachini, ex allenatore della Sampdoria, ha parlato della storica promozione della stagione 2011/12: le parole

Giuseppe Iachini, ex allenatore della Sampdoria, è tornato a parlare della storica promozione dalla Serie B alla Serie A della stagione 2011/12 ai taccuini de La Repubblica. Le sue dichiarazioni:

STAGIONE – «Sette mesi a Genova intensi come pochi, valgono come dieci anni normali, e con una gioia incredibile. Tanti tifosi che incontro hanno vissuto quella promozione quasi come un altro Scudetto.»

VARESE – «A Varese? Mi ricordo che siamo entrati tutti in campo, giocatori, dirigenti, staff tecnico e dopo la grande festa in città.»

PARTENZA – «L’inizio non fu facile, quando si cambia ci sono sempre delle difficoltà. Il clima era pesante, la retrocessione aveva lasciato tanta amarezza, alcuni giocatori sentivano questa pressione, scendevano in campo e non rischiavano. Come dicevo sempre, la maglia della Sampdoria pesa.»

GIOVANI – «Si è cercato il vestito migliore a livello tattico e di organizzazione e puntai sui giovani, penso ad Obiang, ad esempio, che avevano la testa più libera.»

SUCCESSO – «Ero rimasto l’unico a crederci. Anche il presidente Garrone si era rassegnato a un campionato di transizione, ma volevo vincere. Hanno seguito le mie indicazioni nel mercato invernale, abbiamo puntato sul 4-3-1-2 e la rimonta ci portò a centrare i play-off con due giornate di anticipo e questo ci aiutò a prepararci meglio fisicamente e mentalmente, perché la rimonta aveva prosciugato tante energie.»

POZZI – «Lo allenavamo sempre con grande attenzione, lo trattavamo come un vaso di cristallo, per farlo stare al massimo, ma senza esagerare, e ha fatto tanti gol.»

SITUAZIONE ATTUALE – «Sottil è arrivato molto prima, è un vantaggio perché serve tempo in questi casi, non si può pensare di mettere tutto a posto immediatamente, ma il campionato è ancora lungo e hanno preso ottimi giocatori da Serie B, in qualche caso anche di categoria superiore. Può lottare sicuramente, c’è la possibilità anche di riagganciare le prime due piazze.»

ROSA – «Se conosco alcuni elementi della rosa? Certamente, ho fatto esordire, da giovanissimo, La Gumina a Palermo e ho guidato Venuti e Tutino alla Fiorentina e al Parma.»

SOTTIL – «Ha fatto tanta gavetta, un percorso importante. Ora ha una grande occasione. È certamente in grado di dare una propria impronta.»

RIMONTA – «Nella nostra rimonta fu fondamentale scendere sempre in campo per vincere. La mentalità non cambiò anche nei play-off e questo fu l’approccio giusto.»

CODA E SCHWOCH – «Due prime punte molto forti, i numeri parlano chiaro, ma anche con caratteristiche molto diverse. Stefan era un attaccante di profondità e velocità, Coda è bravissimo negli ultimi venticinque metri e implacabile in area di rigore. Difficile fare un confronto.»

TIFOSI – «A Genova ho ricevuto tanto amore, anche quando sono tornato come avversario, sono momenti che ti porti dentro. Seguo ancora la Sampdoria con un occhio particolare. Mi sarebbe piaciuto sedermi nuovamente sulla panchina blucerchiata, sono andato vicino diverse volte, ma, per qualche motivo, la possibilità è sempre sfumata.»

ARRIVO DA CALCIATORE – «Mi voleva Boskov, che mi aveva lanciato ad Ascoli, Vialli e Mancini mi parlavano sempre di Genova, quando eravamo insieme in Nazionale. La mia simpatia per il blucerchiato ha origini molto lontane.»

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