2013

I cancelli della discordia scontentano tutti: i tifosi si sentono intrappolati

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La partita di ieri, sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico, non era delle più semplici. Un esordio d’elite per la Sampdoria dentro un “Ferraris” vestito per la festa, contro la Juventus campione d’italia. Qualche difficoltà, appunto, si è presentata. Prima gli scontri nella zona di Ponte Serra. Poi le criticità che hanno incontrato i sostenitori blucerchiati all’ingresso allo stadio: lunghe code, spintoni e tanto disagio per chi, sotto la pioggia, cercava di destreggiarsi tra le nuove cancellate formato trappola per topi e gli ormai consolidati tornelli. 

Una situazione che a tratti si è verificata di difficile gestione per gli steward e per forze dell’ordine. Colpa di norme sempre più stringenti sulla sicurezza negli stadi che a volte possono mettere a rischio ancora di più la sicurezza stessa. Da quando sono stati installati i nuovi cancelli a protezione del castello Ferraris, il disagio è cresciuto. Non dimentichiamoci che Marassi non è solo sede dello stadio ma è anche un quartiere tra i più popolati di Genova, con tanti edifici lungo il perimetro esterno dell’impianto. Dunque anche i residenti, come i tifosi, si sentono “blindati”, “intrappolati”. 

Per ricostruire il disagio incontrato ieri sera dai supporter blucerchiati nel pre-partita di Sampdoria-Juventus, abbiamo chiesto ad alcuni di loro di raccontarci la loro testimonianza. «Siamo arrivati alle 20 al varco Distinti Sud – ci racconta Riccardo – Fino alle 20.30 siamo stati praticamente immobili sotto la pioggia accalcati come bestie in quanto due delle quattro porticine di ingresso erano chiuse per un errore di progettazione (aprendole sbattono contro i tornelli). Alla fine ci hanno fatto entrare nessun tipo di controllo! Situazione pericolosa anche perché se c’erano dei bambini o qualcuno si sentiva male avrebbe rischiato di farsi seriamente male».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il commento di Alberto: «Quest’estate leggo sui giornali che grazie alle nuove cancellate appena messe il Ferraris è a norma e sicuro. Bene mi dico, non saranno bellissime ma se sono utili pazienza. Poi ieri vado allo stadio e alle 20 c’erano un centinaio di persone che si accalcano contro queste cancellate, che impediscono il deflusso perchè queste hanno due soli ingressi davvero stretti. Ci sono donne e bambini e anziani, la pressione sale così come la calca, qualcuno comincia ad urlare e intanto Giove Pluvio ha anche deciso di non risparmiarci una bella doccia. La situazione si fa pericolosa tanto che alla fine qualcuno di buon senso decide di aprire le cancellate per far defluire e evitare che qualcuno si faccia male. Morale della serata se questa è la sicurezza ridateci l’insicurezza di prima».

Difficoltà anche per Matteo, arrivato allo stadio con largo anticipo rispetto al calcio d’inizio: «Il cancello di Via Casata Centuriona permette l’ingresso praticamente ad un tifoso per volta. Il risultato è che la gente si ammassa fuori dalle sbarre e spinge, con il rischio concreto che qualcuno possa farsi male. Non scordiamoci che il prefiltraggio per la Sud coincide con quello per i Distinti, settore frequentato da molta gente anziana. So benissimo che non è l’U.C. Sampdoria ad occuparsi della sicurezza del Ferraris, però è anche vero che è l’unica a poter alzare la voce e chiedere un trattamento migliore per suoi sostenitori. Provo a dare una soluzione concreta: perché non inserire 4-5 varchi per ogni cancello?».

Ci preme ribadire che la fonte del disagio non è sicuramente la società di Corte Lambruschini, che ha dovuto prendere atto delle norme in questione. In concreto “Stadia”, la società incaricata della gestione del “Ferraris”, ha dovuto sborsare circa 300 mila euro per l’installazione dei cancelli della discordia. Prima l’accesso alla zona di prefiltraggio era delimitato dalle transenne e ciò non avrebbe permesso allo stadio di Marassi di ottenere l’agibilità per la sicurezza. Il problema – secondo noi – sta nel fatto che l’esterno dello stadio non è un’area ad hoc, disegnata per poter contemplare i moderni provvedimenti di sicurezza. Lo spazio limitato tra i palazzi ed il campo fa si che il nuovo prefiltraggio si presenti più come una criticità che come una soluzione portatrice di sicurezza. “Ferraris” superato? Si, bisogna guardare oltre. Non solo per la crescita, giusta e sacrosanta, del club, ma anche per la tranquillità e la comodità della gente che si reca a vedere lo spettacolo calcistico. 

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