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Guai fiscali per Eto’o: chiesti 10 anni di carcere

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Lo scandalo che ha colpito il Barcellona coinvolge anche il Re Leone: l’accusa chiede tantissimo

Sono giorni piuttosto intensi a Barcellona: la società blaugrana e diversi suoi tesserati sono accusati di evasione fiscale, celebre il caso di Lionel Messi che lo scorso anno ha pagato salatamente le sue sviste in seduta di dichiarazione dei redditi e quello di Mascherano che ha fatto lo stesso. In queste settimane però altre stelle dei catalani e non solo sono accusati degli stessi misfatti. Dopo il numero 10 anche Neymar e il suo trasferimento a cifre stellari e camuffate è stato pizzicato insieme ai dirigenti del Santos, suo vecchio club, e quelli blaugrana: l’accusa ha chiesto 2 anni di reclusione e svariati milioni di sanzioni, ma non è finita qui, le indagini sono andate indietro nel tempo e sembra che sia coinvolto anche una vecchia conoscenza blucerchiata, Samuel Eto’o.
L’ACCUSA – L’ex numero 99 blucerchiato è accusato di aver evaso tasse per circa 3,5 milioni di euro nel periodo fra il 2006 e il 2009. In particolare gli viene contestata la gestione dei diritti d’immagine che gli ha permesso di non versare laute somme al fisco: Eto’o è sponsorizzato da Puma che ogni anno gli ha staccato assegni tra gli 1,5 e i 3 milioni di euro, che secondo l’accusa il camerunese avrebbe poi girato in due società fittizie costruite appositamente in quanto le tasse da pagare per una società sono minori rispetto a quelle di un singolo soggetto. Al contrario degli altri coinvolti, Eto’o non ha ancora mai restituito alcuna somma e anzi, respinge ogni accusa rimandando tutto al suo vecchio agente, anch’esso coinvolto. L’accusa per l’ex attaccante blucerchiato – come riportato da La Gazzetta dello Sport – è di 10 anni di carcere e ben 14 milioni di multa.

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