2013

Grillo si prepara all’Oltre-vaffaday: “no” allo stadio in Fiera

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A inizio dicembre Beppe Grillo terrà la sua terza Adunata Nazionale e lo farà a casa sua, a Genova. Una location strategica quella scelta del leader del Movimento 5 Stelle, che torna nel capoluogo ligure a distanza di circa un anno, quando era stato protagonista del comizio tenuto in Piazza De Ferrari.

Il luogo preciso del prossimo incontro con i cittadini è ancora incerto: si parla di Piazza della Vittoria e soprattutto di Piazzale Kennedy, l’area adiacente alla zona Fiera al centro di numerose polemiche.
Proprio uno dei temi affrontati dai grillini genovesi è il futuro (preoccupante) di quest’area che rischia, col tempo, di crollare definitivamente. Una soluzione è stata proposta: un nuovo stadio per la città, un nuovo punto di riferimento per tutti i genovesi. Ma l’idea di Edoardo Garrone non sembra piacere al M5S, che nei volantini che stanno girando per la città scrive: «Perché la Fiera del mare è in perdita? Perché dirigenti con stipendi d’oro non riescono a far funzionare questa preziosa risorsa che può rilanciare il turismo e l’immagine di Genova? Il dubbio è che parte della dirigenza della Fiera, che è socia della Fondazione Garrone e coinvolta in un progetto che ha sistematicamente convogliato alcune manifestazioni al Porto Antico, stia creando le premesse per giustificare la privatizzazione di territorio demaniale».

Un attacco palese ed estremamente pesante contro il progetto stadio che la società di Corte Lambruschini sta portando avanti: «Abbiamo forti perplessità – continua il messaggio – su un utilizzo privato di spazi pubblici che dovrebbero favorire il rilancio del turismo e della città. Inoltre, nel progetto, sono previsti anche un centro commerciale e alloggi di lusso. Il centro commerciale colpirebbe tutta la zona limitrofa mettendo a dura prova – di fatto distruggendola – l’area commerciale del Centro e della Foce, già in difficoltà per la crisi. Allo stesso modo i nuovi alloggi farebbero crollare i prezzi degli immobili, svalutando in un colpo solo una zona residenziale (vedi effetto Fiumara a Sampierdarena)», questi alcuni passi ripresi dall’edizione genovese de “La Repubblica”.

Un “no” preoccupante dei Cinquestelle che, così propensi al progresso e al miglioramento, si oppongono ad un ambizioso progetto di rinnovamento, che risolleverebbe le sorti di una città altrimenti destinata a rimanere eternamente “vecchia”.

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