News

Gravina: «Spero in stadi aperti a gennaio. Playoff? Sono un sostenitore»

Pubblicato

su

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, spera nella riapertura degli stadi nel 2021 e non scarta ancora l’ipotesi playoff

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero in cui ha parlato della sua possibile rielezione, della riapertura degli stadi e di un nuovo formatto del campionato di Serie A.

RIFORME – «Metterò tutti intorno ad un tavolo per riprendere a discutere della riforma complessiva del sistema. Prima dello scoppio della pandemia avevamo iniziato un percorso per il rilancio definitivo del calcio italiano, che deve ridefinire un nuovo rapporto tra le Leghe. Solo dopo si potrà incidere sui format. Per rendere più snella e rappresentativa la Federcalcio che verrà, è mia intenzione convocare un’assemblea straordinaria per confrontarci».

PLAYOFF – «Sono un grande sostenitore dei play off, ma non possiamo ridurre tutto solo a questo, le mie idee le proporrò nei tempi e con le modalità corrette. Quest’anno il campionato di Serie A è molto avvincente, eppure bisogna interrogarsi in continuazione su come renderlo sempre più incerto e affascinante».

TASSE – «Non è stato chiesto nessuno sconto. L’intervento che riguarda la sospensione del pagamento di tasse e contributi è un atto di giustizia e di realismo politico. Il calcio, come tanti altri settori produttivi del nostro Paese, sta soffrendo la crisi generata dalla pandemia e non si capisce perché possa veder riconosciuto una sorta di stato di emergenza. Parallelamente è stata avviata una profonda analisi di revisione sia della governance sia dei costi del sistema che, insieme alla valorizzazione del brand, farà della nostra massima Serie un prodotto con maggiore appeal».

STADI APERTI A GENNAIO? –  «Questa è la nostra speranza. Al momento però non ho indicazioni da parte del Governo. Ogni decisione andrà condivisa e valutata in base al contenimento del virus».

SENTENZA JUVE-NAPOLI – «Il ruolo di presidente federale impone imparzialità e rispetto, quindi non entro nel merito della singola decisione del Collegio di Garanzia. Una cosa però voglio dirla. La giustizia della Figc è amministrata da giuristi di grandissimo valore, che esercitano il loro compito scrupolosamente, con passione e dedizione, senza condizionamenti. È quantomeno irrituale che, almeno ultimamente, quasi tutte le decisioni vengano riscritte senza nemmeno consentire un nuovo giudizio».

MANCINI – «Le prestazioni e i risultati degli ultimi mesi hanno consentito agli Azzurri di meritarsi sul campo questo appellativo, insieme ad altre Nazionali molto forti. Quello che più conta è essere riusciti a tornare in quel ristretto novero di grandi squadre. Sperare comunque non costa nulla . Il lavoro di Roberto è straordinario e tutti i tifosi della Nazionale gliene sono grati, io per primo. Ma se gli Azzurri si esprimono al meglio è anche merito di chi non finisce sui giornali, di un Club Italia rinnovato e di uno staff federale che è al servizio del nuovo ‘Rinascimento Azzurro’ con grande professionalità e altrettanta disponibilità».

SPADAFORA – «Ho sempre avuto un rapporto di grande rispetto e collaborazione con il Ministro, per questo ho segnalato con tempestività tutte le criticità dei decreti. Alcune di queste sono rimaste, ma ci sono comunque delle cose positive come l’apprendistato, una mia vecchia richiesta. Sono convinto che possa essere un istituto che consentirà, soprattutto in Serie C e in parte anche in B, di rivedere la programmazione, abbassare i costi e dare un futuro ai calciatori, formandoli per il mondo che li aspetta una volta chiuso con il calcio».

Exit mobile version