Hanno Detto
Cittadella, Gorini in vista della Sampdoria: «Il campionato è lungo»
Gorini, tecnico del Cittadella, ha fatto il punto dopo il pareggio contro il Venezia. Le parole in conferenza stampa
Edoardo Gorini, tecnico del Cittadella, ha fatto il punto dopo il pareggio contro il Venezia. Le parole in conferenza stampa.
PARTITA – «Il punto mi soddisfa, ma in questo trittico di partite secondo me ci mancano due punti. Un po’ di rammarico c’è, perché le prestazioni ci sono sempre state. Anche contro il Venezia è stata una partita molto combattuta e molto fisica, era la terza in una settimana e non è stato semplice. Abbiamo fatto i primi 30′ molto bene e meritavamo di essere in vantaggio. Mi ricordo tre parate importanti di Joronen durante la gara e l’occasione di Cassano nella ripresa. Abbiamo un po’ sofferto nella ripresa il Venezia, perché loro sono usciti nella ripresa ma non abbiamo sofferto più di tanto».
CITTADELLA – «Le occasioni le creiamo, ma dobbiamo crescere. Alcuni giocatori devono prendere dimestechezza con la categoria. I numeri mi preoccupano relativamente, poi certo c’è da migliorare. Gli attaccanti devono stare tranquilli, perchè il gol arriverà».
CLEAN SHEET – «Fa piacere e va dato merito a tutta la squadra. Se concediamo poco al Venezia vuol dire che siamo stati aggressivi. L’obiettivo è mantenerla per 90′. Contro il Venezia hanno fatto una grande partita. Rivolgiamo la testa già a Genova con la Sampdoria».
ASPETTI POSITIVI – «Mi porto via tre prestazioni importanti contro tre grandi squadre. Se mettiamo in pratica quello che stiamo facendo, nessuno ci mette i piedi in testa. Appena caliamo, rischiamo. Intensità ed aggressività siamo a buon punto, ma risalta il dato in fase realizzativa. Dobbiamo migliorare, mettere giù la testa. Solo con il lavoro si migliora. Il campionato è lungo e continuiamo su questa strada».
CARISSONI – «Può essere una soluzione. Carissoni ha giocato spesso sull’out mancino, è abituato a farlo. Giraudo sta facendo bene e Rizza è un giovane che sta crescendo. Vogliamo coinvolgere tutti, poi parla il campo».