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Ex preparatore Giovinco: «È al top. Farà la differenza alla Sampdoria»

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Giovinco è un nuovo calciatore della Sampdoria: le parole del preparatore del nuovo acquisto dei blucerchiati

Matteo Spadafora, preparatore di Chiavari che ha seguito per 13 anni Sebastian Giovinco, fa il punto sul nuovo acquisto della Sampdoria. Le sue parole a Il Secolo XIX.

CARRIERA«Per me Seba è ancora al top, almeno quando l’ho lasciato io all’Hilal non avresti certo detto che era a fine carriera».

CONDIZIONI«Sarà sempre quello che è stato fino a maggio scorso a Ryad e non molto diverso da quello che ha spadroneggiato negli anni di Toronto in Canada ha il vantaggio di essere brevilineo e quindi entrare in forma molto velocemente. E soprattutto quello di essere un campione con testa ed esperienza, che alla sua età capitalizza il suo talento facendo magnificamente le cose semplici».

GIOCO VELOCE – «A me colpiva il gioco veloce a uno-due tocchi, senza fronzoli. È così che ha aiutato l’Al-Hilal a vincere campionato e Champions asiatica lanno scorso. Certo, il calcio italiano è di un altro livello ma conoscendo Sebastian e la sua scrupolosità in allenamento, unita al particolare che è integro e non ha mai avuto brutti infortuni, penso si saprà subito riambientare e potrà fare la differenza anche in Serie A».

PROFESSIONALITA’«Io per ora gli ho scritto solo in bocca al lupo quando ho sentito che veniva nella mia Liguria, mi ha detto ci sentiremo presto. Per quello che posso dire io, quando eravamo a Ryad lui mi chiedeva di allenarsi da solo anche al mattino mentre tutti facevano solo lallenamento del pomeriggio. Questo per dire di un campione che non ha mai perso la voglia, la professionalità estrema. E poi mangiava bene, si è sempre saputo gestire al meglio fuori dal campo, fatto che mi porta a dire che 35 anni per uno come lui non siano poi così tanti».

TEMPO – «Dategli solo il tempo di riprendere il ritmo partita, visto che non gioca da qualche mese, poi vedrete che non vi pentirete di averlo accolto. E non crediate che venga da un calcio così tanto inferiore: ormai in Arabia ogni squadra ha 7-8 grandi campioni che hanno alzato molto il tasso dei giocatori locali e portato professionalità».

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