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Gianluca Caprari, un funambolo per mister Giampaolo

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Caprari è il primo acquisto ufficiale della Sampdoria: ecco pregi e difetti dell’ex attaccante dell’Inter

Gianluca Caprari è il primo acquisto ufficiale della Sampdoria, inserito nell’operazione che porta Milan Skriniar all’Inter. L’esterno offensivo ha firmato un contratto quinquennale, dunque fino al 2022, e rappresenta una pedina giovane e interessante per la rosa di Marco Giampaolo. Partiamo dalle cose buone: Caprari è un giocatore piccolo di statura, dal passo velocissimo e dai cambi repentini di direzione. Di ruolo è un’ala d’attacco naturale, ma può ricoprire anche il ruolo di seconda punta, compito che alla Samp farebbe come alternativa a Muriel alle spalle di Fabio Quagliarella. Il 4-3-1-2 della Samp porta spesso gli attaccanti ad allargarsi sulle corsie per favorire gli inserimenti del trequartista, in queste situazioni Caprari entrerebbe nel suo territorio di caccia risultando così potenzialmente letale col dribbling.

A Pescara, nella disastrosa stagione che gli abruzzesi hanno appena vissuto abbandonando nuovamente la Serie A, il giocatore è riuscito a mettere a referto 9 gol e 4 assist vincenti, bottino di tutto rispetto considerata la situazione in cui la squadra ha vissuto per praticamente tutta la stagione fra una rosa poco attrezzata per la categoria e delle contestazioni feroci da parte della tifoseria che hanno spesso oltrepassato il limite del diritto di critica. La grande velocità di Caprari potrebbe tornare utile anche in situazioni di vantaggio per chiudere il match, con contropiedi potenzialmente devastanti. Per il giocatore si profila la prima esperienza in Serie A a medio-alto livello: finora Pescara è stato l’unico teatro delle sue giocate, in Serie B è stato trascinatore ma nello step successivo nonostante un buon bottino di reti – una sola doppietta nei nove gol, quella al Genoa nel clamoroso 5-0 degli abruzzesi – resta da capire se in un’altra dimensione calcistica può fare la differenza o comunque dare un contributo sostanzioso. Genova è un ambiente totalmente differente rispetto a Pescara, ci sono aspettative e obiettivi più alti ma c’è anche più pazienza, un impianto di gioco consolidato e un mister pronto a plasmare le sue caratteristiche al sistema: riuscirà Caprari a calarsi in questo ruolo?

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