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Giampaolo sicuro: «Giustizia divina, ma sul rigore ho dubbi». E il gol di Saponara…
Lazio-Sampdoria, Giampaolo commenta la prestazione sollevando parecchi dubbi sul calcio di rigore concesso alla squadra di Inzaghi
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Ottimo pareggio per la Sampdoria in casa della Lazio, maturato con il risultato di 2-2 grazie alle reti di Fabio Quagliarella e Riccardo Saponara. Il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo commenta la partita e in particolare il rigore concesso alla squadra di Simone Inzaghi ai microfoni di SkySport: «Abbiamo fatto un gran primo tempo, contro una squadra molto forte nell’uno contro uno. Nel secondo tempo abbiamo subito e siamo calati, ma abbiamo sofferto con ordine e sarebbe stato un peccato perdere questa gara. Abbiamo lottato e messo in campo tanta grinta, contro una Lazio molto forte. Un punto che ci soddisfa e che allunga la striscia positiva. Forse c’era un fallo ai danni di Andersen e non contro. In quell’occasione si è fatto male anche Bereszynski. Anche sul calcio di rigore ho qualche dubbio, poi le partite non si possono decidere per questi particolari al 95′. C’è una sorte divina che ci ha premiato perché Saponara si è inventato un gran gol. Brava la mia squadra, non ha mai smesso di lottare. C’è giustizia divina, perché meritavi di far risultato.
È stata una partita dura sotto tutti i punti di vista, quindi è il giusto premio per lo sforzo di aver saputo soffrire. Tutto è rapportato allo spessore dell’avversario. Noi dobbiamo sempre avere l’ambizione di annullare il gap con le squadre forti, o comunque di potersela giocare e non partire già battuti. Sta tanto nella convinzione dei calciatori, è un lavoro di psicologia ma anche i risultati devono aiutarti. I momenti in una partita sono tanti e diversi, io quando la Samp è in salute so di potermela giocare. Sì, probabilmente siamo inferiori, ma ho la consapevolezza di poter raccontare qualcosa, come stasera. Poi a volte non riesci a limare quel gap che ci divide dalle grandi.
L’anno scorso ci è capito il contrario, con le grandi abbiamo anche vinto e con le squadre sulla carta inferiori abbiamo anche perso. Io credo che la regolarità e la capacità di fotocopiare un certo tipo di prestazioni alla lunga possa anche regalarti soddisfazioni. A prestazioni altalenanti, l’autostima non cresce mai. La continuità può premiare, in questo campionato molto equilibrato. Saponara? So di avere due giocatori forti sulla trequarti. Questa sera avevo bisogno di gioco aereo e corso, avevo pianificato l’ingresso di Saponara quando i ritmi sarebbero scesi. Stasera per me era più funzionale con Ramirez, che ha fatto una gran partita, poi Saponara ci ha regalato questo pareggio molto importante per noi. Il gol? Io sono corso nello spogliatoio perché volevo rivedere l’azione del rigore e quella precedente, non ero abbastanza lucido per vedere niente. Ero pronto ad insultare qualcuno, quindi meglio andarsene».