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Giampaolo predica calma: «La corsa resta aperta. Mazzarri? Più bravo di me»
Giampaolo dopo Torino-Sampdoria: «La corsa all’Europa resta aperta». E sulle difficoltà nel primo tempo: «Avrei dovuto cambiarne undici»
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La Sampdoria cede il passo al Torino nello scontro diretto di stasera in ottica qualificazione europea. I blucerchiati crollano davanti allo strapotere fisico dei granata – che ringraziano Andrea Belotti per la doppietta – riuscendo a riaprire solo nel finale la partita grazie al gol di Manolo Gabbiadini. Il tecnico doriano Marco Giampaolo ha commentato la sconfitta nel post-partita in conferenza stampa: «Mancata la velocità di pensiero, la capacità di pulire il gioco. Il Torino sulle seconde palle, sul corpo a corpo è una squadra forte, non abbiamo avuto la capacità di rischiare la giocata. Ci siamo proposti poco e non siamo mai stati capaci di sviluppare il nostro gioco, di indossare il nostro abito, per meriti del Toro e per demeriti della Sampdoria. La corsa resta aperta, non cambia nulla. Sul gol subìto eravamo in dieci, come all’andata, ma fa parte del gioco, non mi attacco a queste cose».
«Nel primo tempo non c’è stato un giocatore al di sopra di tutti sul piano di velocità e freddezza – prosegue il tecnico – erano tutti in difficoltà, avrei dovuto cambiarne undici. Pensavo di pagarla meno la partita di sabato scorso, che è stata intensa, la più intensa come risulta dai report. Avevo il timore la pagassimo, specie col Toro che in questo ambito eccelle, avessimo trovato una squadra più agile sarebbe stato meglio. La corsa all’Europa è aperta – ribadisce Giampaolo – abbiamo un punto in più dell’andata, in otto partite può succedere di tutto. Perdi una partita e sei fuori, ne vinci una e sei dentro, certo avessimo fatto risultato sarebbe stato meglio. Mazzarri contro di me ha vinto spesso e io mai? Allora vuol dire che è più bravo di me», conclude con il sorriso Giampaolo.