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Giampaolo: «Qualche dubbio sugli infortunati, lottiamo per il decimo posto»

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Giampaolo in conferenza: «Non so se recupereremo Quagliarella per domani. Il 10° posto è un obiettivo da perseguire, potrei fare qualche cambio di formazione»

Ultima trasferta per i blucerchiati di Giampaolo che chiuderanno questa stagione con il Napoli tra le mura di casa davanti ai propri tifosi. Nell’ultima gara lontana dalle quattro torrette rosse dello stadio Luigi Ferraris, la Sampdoria dovrà battere l’Udinese di Delneri. Partita non semplice e da non sottovalutare che Giampaolo ci presenta nella consueta conferenza stampa del sabato. Alcune certezze le abbiamo già: Viviano inizierà il suo percorso di recupero che lo terrà lontano dai campi per qualche mese, in porta andrà Puggioni. In difesa mancherà Regini, fuori per squalifica, ma tornerà Skriniar. Sugli esterni ci saranno Sala e Pavlovic, anche se potrebbe essere di nuovo possibile l’opzione Dodô. Davanti con Quagliarella che ha lavorato a parte durante la settimana spazio a Muriel e Schick. Inizia la conferenza stampa: «Possiamo dire che è uno scontro diretto, anche se ci sono altre squadre lì vicino. Abbiamo la possibilità di non dipendere da altri per raggiungere l’obiettivo del decimo posto e penso che sia meglio così. Il decimo posto è un obiettivo tecnico e economico, per me è tecnico per il club è entrambe le cose. Ai calciatori ho chiesto tanto, qualcosa abbiamo lasciato per strada in queste ultime settimane. Dopo la chiacchierata fatta ad inizio settimana, posso dire che la squadra ha raccolto tutte le energie per fare bene. L’importanza della gara la conoscono e dal punto di vista del lavoro io sono soddisfatto di quello che ho visto fare sul campo di allenamento. Hanno lavorato più intensamente rispetto a qualche ultima».

MERCATO E DELNERI – «Tutti i calciatori, chi ha giocato tanto e chi poco, quelli in odore di mercato o meno, tutti sono rimasti dentro un certo tipo di binario in questo finale di stagione. Io non posso dare un giudizio su ognuno di loro, se qualcuno abbia risentito di più delle voci di mercato. Inconsciamente ci può stare, ma io non ho toccato con mano la sensazione che qualcuno di loro fosse con la testa altrove». «Delneri sulle dinamiche difensive ha fatto scuola, però è subentrato a Udine. Adesso ha una fase difensiva un po’ ibrida, non quella sua tipica. Non ha potuto scandire la didattica di insegnamento. Lui ha insegnato tanto a tanti di noi su quell’aspetto lì, ma sulla partita non influisce. L’Udinese è una squadra con connotati un po’ diversi rispetto alle squadre di Delneri, ha fatto correzioni, aggiustamenti, ma non in maniera maniacale».

OBIETTIVI PER IL FUTURO – «Difficile dire quale saranno gli obiettivi futuri, perché saranno determinati dalle disponibilità economiche e in base a quelle ti muovi, è tutto molto opinabile. Ognuno deve essere coerente con quello che può fare, se posso fare dieci devo fare dieci. Io dovrò fare bene secondo quelle che saranno le mie disponibilità: gli obiettivi personali sono quelli di migliorarsi, migliorare il livello qualitativo della squadra e non faccio sicuramente i conti con il budget a disposizione, perché si può migliorare senza pensare a quanti soldi sono necessari. Gli obiettivi li fissa la società, io penso a lavorare. Il massimo di me stesso è quello di lavorare dalla mattina alla sera, essere lucido e fare il meglio possibile per la mia squadra. I discorsi di programmazione sono un terreno impraticabile. Scudetto, finale di Champions, quattro Coppe Italia: questo è il blasone e il passato della Sampdoria, il sogno del tifoso è rivivere queste sensazioni e si può vivere di sogni. Bisogna anche vivere di realtà, che racconta qualcosa di diverso. In passato riuscivi forse a fidelizzare di più i giocatori, i ragazzi dello scudetto vedevano la Sampdoria come un top club. Riducevi il gap con più facilità. Adesso un giovane che gioca bene vede arrivare la grande squadra, sono situazioni diverse».

CONDIZIONI FISICHE – «Tutti convocati per domani, non so se riusciremo a recuperare Fabio Quagliarella, mentre Torreira è abile e arruolato. Cambiamenti sul finale di campionato ci sono stati: Pavlovic, Dodo e Djuricic hanno giocato o sono subentrati. Ma i cambiamenti servono a valutare, le sentenze nel calcio non le puoi dare. Può darsi che qualcosa di diverso lo farò domani, cambierò solo per essere competitivo perché l’obiettivo è sempre il risultato che viene dalla prestazione. Qualche idea potrò chiarirmela nelle prossime partite, si cerca di fare un lavoro in previsione, in prospettiva, di riprogrammazione, cercando di sbagliare il meno possibile».

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