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Giampaolo, come cambia il vento: dalla stizza di agosto alla serenità di oggi
Dal Benevento al Benevento, dopo un girone troviamo un Giampaolo diverso: dalla stizza per i mancati arrivi ad agosto ad una serena consapevolezza di poter contare su una squadra ben attrezzata
Chiuso il girone di andata a quota 30 punti con la gara contro la Roma ancora da recuperare, per la Sampdoria si aprono le porte del girone di ritorno, che sarà inaugurato il 6 gennaio a Benevento, prima della pausa invernale della Serie A. Una partita, quella che attende Quagliarella e compagni al “Vigorito”, da non prendere assolutamente sottogamba, dato che i giallorossi guidati da De Zerbi hanno trovato la loro prima vittoria nel turno precedente contro il Chievo e cercheranno di dare seguito alla positiva prestazione della settimana scorsa anche contro i blucerchiati. Lo sa bene l’allenatore doriano Marco Giampaolo, che ben ricorda le difficoltà cui andò incontro la sua squadra ad agosto nell’affrontare le Streghe. Allora era una Sampdoria diversa, che ancora doveva carburare e alla quale mancavano pedine importanti, come Strinic e Zapata, che sarebbero arrivate proprio ad un passo dal gong finale della finestra estiva dedicata alle trattative.
In quell’occasione, peraltro, l’allenatore svizzero preferì non parlare al termine della gara, delegando il compito al suo vice Conti. La motivazione ufficiale parlava di stress e stanchezza, ma molti indizi avevano portato a pensare che il tecnico blucerchiato intendesse mandare un messaggio forte alla società, tanto che a fine partita c’era stato un lungo confronto fra lo stesso Giampaolo, Pradé ed Osti per provare a dare una scossa alle operazioni di mercato in entrata. Allora Giampaolo era sembrato contrariato per la lentezza cronica della società nel trovare i giusti rinforzi dopo le illustri cessioni di Muriel, Skriniar e Fernandes – e, lo si era già capito da tempo, di Schick, che sarebbe passato alla Roma pochi giorni dopo.
Ad un girone di distanza, le cose sembrano essere completamente cambiate: le positive prestazioni inanellate dai blucerchiati specialmente nella prima parte del giorno d’andata sono figlie, oltre che dell’eccellente lavoro del tecnico, delle ottime operazioni in entrata, che hanno portato alla corte dell’allenatore doriano giocatori importanti e funzionali al progetto come i sopracitati Strinic e Zapata. Passati cinque mesi da quella sera di confronto con i vertici societari, Giampaolo sembra molto più soddisfatto di come vanno le cose, e, come ha sottolineato più volte, il mercato è in questo momento un problema minore: resteranno i big della rosa e saranno condotte in prevalenza operazioni destinate ad accontentare coloro che non hanno trovato spazio in questa prima parte di campionato. La squadra, dopo un mese di scarsa lucidità fisica e mentale, ha ritrovato la vittoria contro la Spal e, se ci sarà l’occasione, verrà rinforzata nelle zone che richiedono qualche innesto di qualità, come la fascia destra. Tutto, insomma, sembra essere girato per il meglio: Giampaolo, conscio adesso di avere una rosa all’altezza, potrà lavorare in serenità e potrà tentare di condurre la squadra, attraverso le perigliose ed imprevedibili acque del girone di ritorno, a quell’approdo che deve ormai essere l’obiettivo di questa stagione, il sesto posto e la relativa qualificazione all’Europa.