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Giampaolo, attento: Kownacki non è Schick

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Kownacki e Schick sono due attaccanti dalle caratteristiche diverse, per questo il polacco non può essere relegato a riserva di Caprari e Quagliarella

Mettiamo per un attimo da parte la questione Schick, con la sua possibile o meno permanenza alla Sampdoria. È un argomento che, se approfondito, darebbe luogo a diversi ragionamenti tecnico-tattici, che potrebbero stravolgere le gerarchie nel reparto avanzato blucerchiato. Focalizziamoci sulle caratteristiche di Dawid Kownacki, visto alla prova in due amichevoli, e che è apparso subito diverso dall’attaccante ceco. Una delle caratteristiche peculiari di Schick era quella di essere il terminale dell’azione della Sampdoria: la squadra doveva far arrivare i palloni a lui e, con le doti che abbiamo ammirato, il ceco riusciva a vedere la porta in qualsiasi posizione di campo si trovasse. Non a caso, ha collezionato le migliori statistiche di incisività a partita in corso: non è da tutti saper entrare in campo e andare a rete. Kownacki, fisicamente più acerbo di Schick, è un giocatore da manovra offensiva, che – come gli abbiamo visto fare nella partita contro la Cremonese – non solo si candida a essere marcatore per la Sampdoria, ma anche un assistman. Non è un terminale d’azione, ma un architetto della zona d’attacco: caratteristica importantissima, nell’ottica di un gioco di squadra. Kownacki ha avuto un buon dialogo con i compagni di reparto, servendo palloni puliti e precisi, senza considerare la firma sul terzo e ultimo gol.

Veniamo quindi al perché Kownacki non può essere “uno Schick”. Giampaolo, per ora, sta facendo alcuni esperimenti, quindi è difficile capire quali saranno le scelte finali per l’undici di partenza, anche se molto ci dirà l’amichevole contro il Verona. Di fatto, però, sembra che la coppia di attaccanti titolare davanti al trequartista – altro argomento caldo – sarà formata da Quagliarella e Caprari. Nulla da togliere ai due sopracitati, ma il polacco non può essere relegato al ruolo che fu di Schick, ossia quello del subentrante: il ceco è un “freddo” e ha sbagliato veramente poco nei ritagli di partita in cui è stato impiegato, rendendo meglio a gara in corso che partendo dall’inizio. Il polacco, subentrato due volte su due nelle amichevoli giocate (ovviamente si tratta solamente indizi, nessun responso definitivo), nella prima è stato sfortunato a non riuscire a ribattere in rete un gol abbastanza facile, nella seconda è invece arrivato a segnare. Ha bisogno di maggior fiducia, di giocare e di amalgamarsi con la squadra, poiché, se quel poco che abbiamo intravisto si confermerà, Kownacki alla Sampdoria potrebbe diventare non solo l’attaccante che segna, ma anche colui che fa segnare i compagni.

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