2014

Germania, Mustafi: «Io, la convocazione e il retroscena con Mihajlovic» (VIDEO)

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Shkodran Mustafi sta vivendo un sogno: è tra i ventisette pre-convocati della Germania tra i quali Löw sceglierà i ventitre che effettivamente partiranno per il Brasile. Il difensore della Sampdoria è tra i meno conosciuti della rosa tedesca e perciò DFB-TV, la tv ufficiale della nazionale tedesca, ha voluto intervistarlo per presentarlo agli occhi di chi non lo conosce: «Sono venuto a Genova non per il cibo, non per le donne, solo per giocare a calcio. All’inizio ero tanto tedesco anche perché mi ricordo che sono venuto con i calzini bianchi nell’allenamento, e così nello spogliatoio gli altri mi hanno subito detto “ah, ecco, abbiamo un tedesco tra noi!”. Ma nel frattempo mi sono uniformato, dei tedeschi mi sono rimaste soltanto la puntualità, la fedeltà; le altre cose me le sono lasciate alle spalle. Qua in Italia, alla Sampdoria, sono il cocco dei tifosi, mentre in Germania ero mister nessuno. Sto bene non solo perché sono in questa bellissima città, con questa spiaggia e questo mare, ma anche perché sto vivendo quello che per molti è solo un sogno nel cassetto».

Mustafi ha anche parlato di quanto inattesa fosse la chiamata della nazionale maggiore: «La situazione era questa: all’inizio ero stato chiamato per la nazionale under 21, ma Mihajlovic mi disse che mi avrebbe lasciato andare solo per giocare con la nazionale maggiore. Poi Hansi Flick (assistente di Joachim Low, ndr) mi ha chiamato dicendomi che ero stato convocato per la Nazionale. Mihajlovic si è congratulato con me e mi ha detto “questa volta non posso farti restare, vai e sfrutta questa opportunità”. I ragazzi mi hanno accolto molto bene, ne conoscevo qualcuno già prima, altri no ma poi ho avuto modo di conoscerli. Si respira un buon clima ed è impossibile non essere di buon umore con loro, poi la loro professionalità è incredibile».

Con la collaborazione di Sarah Wiedmann

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