2014
Genovese e sampdoriano: la favola di Luca Rizzo
Iniziare a calciare un pallone da piccolo, con il sogno di diventare professionista e giocare per la squadra del proprio cuore. Ieri pomeriggio, alla sua seconda presenza da titolare in Serie A, Luca Rizzo ha potuto coronare quel sogno che culla ogni bambino. Un sogno costato anni di sacrifici in giro per il centro-nord Italia, a crescere e maturare per essere finalmente pronto per i campi della massima serie italiana.
Luca Rizzo nasce a Genova il 24 aprile 1992; dopo la trafila nel settore giovanile della sua Sampdoria, nel 2011/2012 arriva l’ora di spiccare il volo e abbandonare il nido. Quindi la prima esperienza tra i professionisti nel Pergocrema in Lega Pro per metà stagione; la seconda parte del campionato la passa al Foligno, militante nella stessa categoria, per un totale di 29 presenze stagionali nell’anno del “battesimo” da professionista.
Nel 2012-2013 il prestito al Pisa in Prima Divisione, tappa fondamentale per la crescita del ragazzo che riuscirà in quella stagione a mettersi in mostra e far vedere quelle che sono le sue qualità. Così il giovane genovese riesce a trascinare i suoi alla finale Playoff persa contro il Latina, collazionando 23 presenze in campionato, 2 in Coppa Italia e 4 nei Playoff.
Nel 2013-2014 arriva la consacrazione in Serie B: alla corte di mister Novellino, Luca Rizzo assieme a Babacar diventa idolo dei tifosi ed elemento imprescindibile nello scacchiere del tecnico ex Samp, che spesso lo posiziona esterno sinistro. Dopo aver collezionato 35 presenze condite da 3 reti e 4 assist, la Sampdoria lo riaccoglie a braccia aperte, questa volta nella prima squadra.
Fin dal ritiro di Bardonecchia il classe 1992 dimostra tutte le sue qualità, corsa, senso del gol e grande capacità di inserimento, oltre a una spiccata duttilità, che consente al mister doriano di schierarlo anche in difesa nelle amichevoli estive. Alla luce del buon precampionato svolto, Mihajlovic decide di rischiare e tenerlo in prima squadra senza passare per alcun prestito. Per il ragazzo arriva quindi il fatidico momento dell’esordio a Marassi con la casacca della sua Sampdoria, che lo ha cresciuto, coccolato, aspettato e lanciato. Dopo qualche spezzone di gara, lo scorso 24 settembre con il Chievo arriva la prima presenza da titolare, 46 minuti discreti per Luca, che ha saputo muoversi senza paura.
Ieri Mihajlovic in una Sampdoria stravolta per emergenza e necessità, decide di puntare una seconda volta sul numero 22, posizionandolo centrocampista centrale. Come è andata a finire, lo sappiamo tutti: ottima prestazione coronata dalla prima rete in Serie A, il centrocampista veste per un istante i panni dell’attaccante di razza, si beve in uno slalom la difesa avversaria calcia in rete. E così il sogno divenne realtà…