2014

Genova aspetta la beneficenza, ma i soldi della Figc non arrivano

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Mihajlovic l’aveva detto in conferenza stampa: «Non ho capito il senso di fare una partita benefica per Genova e farla a Genova, i genovesi non dovrebbero pagare per se stessi» e poi i soldi non sono neanche andati agli alluvionati di Genova, ma li ha tenuti la Figc.

Questa protesta, riguardo l’incasso di Italia – Albania disputata martedì scorso a Genova, doveva essere devoluto in aiuto a tutti i danneggiati dall’alluvione che ha ripetutamente colpito Genova e la Liguria. Campagna pubblicitaria prima del match per invitare la popolazione a partecipare, proclami nell’immediato post partita da parte di Michele Uva, direttore generale della Figc e altre voci confermate al Corriere Mercantile: «Non volevamo far passare il messaggio che i genovesi si facessero beneficenza da soli» la risposta arrivata via Allegri.

Nessuna autobeneficenza, però i soldi non sono comunque arrivati a Genova, come riporta il Corriere Mercantile. E quindi il senso della operazione? Da Marco Doria fino ai giocatori di Genoa e Samp, che hanno speso 50 euro per assistere al match, si chiedono giustamente dove siano finiti i soldi. Mihajlovic a ragione si interroga: «Forse non sarebbe stato meglio organizzarla altrove? Comunque chiederò spiegazioni a Uva» e in attesa di vedere quando arriveranno i circa 600 mila euro si sa già per cosa dovrebbero essere utilizzati: per gli impianti sportivi.

«Quello che mi preme ribadire» sottolinea Matteo Rossi, assessore allo Sport della Regione «è che i fondi possono essere usati per gli impianti sportivi, ma non solo del calcio. L’incasso di quella sera, però deve essere destinato alla popolazione genovese. Tutti abbiamo comprato il biglietto pensando che quello fosse lo scopo, altrettanto hanno fatto le migliaia di tifosi albanesi. Non farlo significherebbe rimediare, da parte della Figc, una brutta figura, in un mondo che invece deve recuperare credibilità e ne ha l’occasione».

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