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Genoa-Sampdoria, sfida tra i reparti: i centrocampisti
Genoa-Sampdoria, il confronto per reparti: è la volta di mettere a paragone la linea mediana di Juric con quella di Giampaolo
Prosegue la sfida per reparti fra Sampdoria e Genoa in vista del Derby della Lanterna in programma sabato sera. E’ ora la volta del centrocampo, e, come fatto per la porta e per la difesa, iniziamo dalla squadra rossoblù. Risulta difficile individuare precisamente quale sia il sistema di gioco adottato da Juric – e di conseguenza i giocatori che potrebbero far parte degli 11 scelti per affrontare la Samp -, che da inizio campionato ha variato ben tre moduli: 3-5-2, 3-4-3, 3-4-2-1. Si possono individuare però delle costanti: anzitutto Veloso, che ha giocato tutte le partite del Grifone eccetto l’ultima a Ferrara. Poi Bertolacci, altro uomo cui si è affidato quasi sempre il tecnico genoano ma che sembra lontano dal Bertolacci della prima esperienza rossoblù. Una sorpresa è stato Omeonga, classe ’96 belga che fin qui ha collezionato 6 presenze e che Juric ha impiegato spesso da centrale – titolare, in questo ruolo, contro la Spal. Bisogna poi tenere conto degli esterni, le vere chiavi di volta del reparto mediano e di tutta la squadra: Laxalt sulla sinistra è una delle poche certezze del Genoa, mentre a destra si sono spesso alternati Lazovic – più offensivo – e Rosi – deputato maggiormente alla fase di contenimento.
Gli esterni, soprattutto quando il modulo adottato dai rossoblù è il 3-5-2, sono fondamentali: non è un caso che un giocatore importante come Laxalt abbia giocato – eccetto contro l’Inter – tutti i 90′ di tutte le gare disputate dal Genoa. Una delle chiavi del match, sabato, riguarderà proprio il centrocampo, con il Genoa che presumibilmente cercherà di allargare il gioco per sfruttare le ali – qui dovranno essere bravi Praet e Linetty, o Barreto – nell’aiutare i terzini. Nel complesso, la squadra di Juric può contare su una linea mediana che non difetta certamente di qualità, ma alla quale sembra mancare, ancora una volta, organizzazione. Una qualità, questa, che non manca certamente al centrocampo della Sampdoria: ancora una volta, come in difesa, è anche a ridosso della linea di metà campo che si vedono i frutti del lavoro di Giampaolo: Praet ha capito che può essere una mezz’ala di livello, che abbini quantità e qualità, e Torreira rappresenta il giusto connubio di materia grigia e fibra bianca delle quali la squadra ha bisogno davanti alla difesa, sia in fase di impostazione che di rottura.
Se Linetty ha poi iniziato a segnare prendendosi a suon di reti il posto da titolare, non va dimenticato Barreto, un giocatore tatticamente intelligente e prezioso soprattutto in partite come il derby, nelle quali la foga agonistica va temperata con quella giusta cautela che deriva dall’esperienza. Fa parte della batteria dei centrocampisti anche il trequartista Ramirez, che potrebbe però partire dalla panchina per lasciar posto a Caprari. La sua creatività potrebbe però risultare decisiva nell’ultima mezz’ora di gioco. In questo senso, sembra che Giampaolo possa contare forse su meno soluzioni per i cambi – nel Genoa hanno giocato in molti, nella Samp Alvarez, Djuricic, Verre e Capezzi non hanno praticamente mai visto il campo – rispetto al rivale, ma la qualità degli interpreti parla a favore della formazione blucerchiata: tenere in panchina un giocatore come Ramirez non può che essere considerato un lusso, tanto che nel Genoa l’uruguagio giocherebbe titolare senza se e senza ma. Tenuto conto di ciò, sembra che anche in questo caso sia la Sampdoria ad accaparrarsi la vittoria: il suo centrocampo sarà forse meno vario quanto a soluzioni tattiche, ma la qualità dei suoi interpreti lo rende molto più efficace in fase di contenimento e pericoloso in fase offensiva.