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Genoa-Sampdoria, Giampaolo: «I ragazzi guarderanno la Sud»
Genoa-Sampdoria, Giampaolo presenta il Derby della Lanterna nella consueta conferenza stampa della vigilia
Siamo arrivati alla vigilia di Genoa-Sampdoria. Sotto un cielo limpido che fa sembrare impossibile la minaccia di pioggia prevista per la serata della stracittadina, Giampaolo condurrà gli ultimi allenamenti prima di ritirarsi con la squadra all’AC Hotel di Genova Nervi. Il tecnico blucerchiato presenta il Derby della Lanterna nella sala stampa del “Mugnaini” di Bogliasco: le insidie, i punti di forza e la situazione della squadra ad un giorno dalla partita più importante del campionato.
Genoa-Sampdoria, la conferenza stampa di Giampaolo
«È una partita unica, che riesce a farti vivere emozioni e sensazioni straordinarie, non replicabili in altre. Essendo una partita unica va giocata con quel tipo di caratteristiche di riconoscibilità, della nostra tifoseria, dello stile di gioco della squadra. Sappiamo che è una partita sentitissima per l’ambiente, c’è un milione di interessi dietro questa gara. Non dobbiamo tradire lo stile: dentro e fuori dal campo».
«Penso che la classifica non determini il risultato, non scende in campo. Credo che nella storia di queste gare la differenza la faccia il non tradire i principi, non lasciarsi veicolare e trasportare in una partita di tipo diverso di quello che la Sampdoria deve fare. Ho saltato qualche allenamento, domani abbiamo un’altra rifinitura e dobbiamo fare il punto con i miei collaboratori. Le scelte le faremo domani. Ho avuto un bel report dai miei collaboratori, loro sono di altissimo livello e mi hanno confermato che si sono allenati anche meglio rispetto a quando sono io a dirigerli. Non avevo nemmeno dubbi sui miei giocatori. Per quanto mi riguarda non sono stato con le mani in mano, ho guardato partite, abbiamo contestualizzato tutto ieri, oggi e lo faremo domani mattina».
«Il derby annulla le differenze, può far scivolare la partita su binari diversi. Se siamo accreditati come favoriti non ci pesa, noi dobbiamo giocare per vincere, è una responsabilità che ci prendiamo, ma è difficile fare pronostici. Il Genoa ha una classifica che non rispecchia il valore della squadra, non è all’altezza del valore della squadra, quali siano i loro problemi non li conosco. Mi aspetto una partita agonisticamente dai toni alti, una squadra aggressiva, mi aspetto una squadra che punterà tutto su questa gara per riabilitarsi. Io l’anno scorso, a parti invertite, dissi che ero molto contento di giocarmi questo tipo di partite perché la posta in palio era alta e a maggior ragione lo dico oggi. Ha un valore inestimabile per la città, ma soprattutto per la nostra classifica, per consolidarci».
«I miei quando scenderanno in campo la prima cosa che dovranno fare è guardare a sinistra e poi via, si gioca. La partita non ti permette di non avere un livello di attenzione alto, sarebbe ingiustificabile. I record? Vincere un derby già di per sé è un regalo impagabile, pagherei per poter regalare queste sensazioni, queste emozioni. Non puoi non essere stimolato, pagheremmo per poter regalare questa soddisfazione: i record stanno lì, ma questa è la partita delle partite. Non esiste una gioia più grande. Quello che mi ha colpito l’anno scorso è il dopo, quando ho visto le immagini a fine partita: la coreografia, lo spettacolo, solo quando lo analizzi in un secondo tempo ne ammiri la passione, i colori. Da dentro è difficile razionalizzare, infatti dissi che sarebbe stato bello viverlo dagli spalti».