2014

GdS – Gastaldello: «La Samp mi ha reso più ricco dentro»

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Dopo aver deciso la gara d’esordio con il pareggio al 91′ su corner, Daniele Gastaldello si sente pronto per proseguire la sua ottava stagione in blucerchiato. Una stagione che lo vede ormai leader consolidato della squadra e della sua retroguardia. Gol contro il Palermo, proprio la squadra che relegò la Samp in B nel 2010-11: «La Samp mi ha reso più ricco dentro. Ho vinto tutto, nel bene e nel male, compresa una qualificazione alla fase a gironi di Champions persa all’ultimo secondo contro il Werder Brema». Una Samp da fascia sinistra della classifica, come vorrebbe Mihajlovic: «Sì, questa è una rosa importante e unita. Ha sentito i ringraziamenti di Mihajlovic alla società per il mercato? Se ha detto certe cose, è perché le pensava».

ITALIA E GIOVANI – Gastaldello ha giocato in Nazionale, dove forse c’è più bisogno di dar più spazio ai nostri giovani invece che naturalizzare stranieri: «Sono sincero: ci sono casi simili in molte nazionali straniere. Se un oriundo può fare la differenza, ben venga. Ma da noi manca la voglia di far crescere i ragazzi». La Samp rappresenta un’eccezione: «Abbiamo la necessità di far crescere i giovani in casa. Mi creda: ci sono altri potenziali Mustafi nella Samp». E Gastaldello arringa i compagni prima di ogni gara: «Tutto è cominciato con Sinisa. Raduno i compagni e dico loro ciò che mi viene dal cuore, improvvisando. Funziona».

GASPERINI E FUTURO – Il 28 settembre sarà derby contro l’ex maestro Gasperini, con cui ha condiviso la Primavera della Juventus: «Ho vinto un Viareggio con lui alla Juve, poi mi ha voluto a Crotone e siamo saliti in B. La rivalità è bella e sana. Ci vediamo raramente. Ricordo un incontro in Lega l’anno scorso, lo posso solo ringraziare, perché mi ha fatto crescere: è uno dei più bravi. Le sue squadre sono propositive, come la Samp di quest’anno». Uno sguardo al futuro post-calcistico: «In un settore giovanile, più educatore che allenatore. Per arrivare in alto serve sacrificio. La tecnica viene dopo».

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