2012
Gastaldello: “Disponibile a lavorare nelle feste di Natale”
“L’esperienza di Delio Rossi è una cosa chiara, si intuisce subito. E’un allenatore che sa quello che vuole. Gli piace lavorare tanto. Io vado a nozze. Fa ripetere le cose finchè non si imparano. Sono allenamenti duri, arriviamo a casa stanchi”. Parole di capitano. La firma – e non c’è bisogno di sottolinearlo – è quella di Daniele Gastaldello. Dopo i primi due giorni di lavoro, Gasta ha stilato un primo bilancio con il nuovo allenatore, Delio Rossi, ma non solo ai taccuini del SecoloXIX: “Vuole che tutti ragioniamo con la stessa testa. Mi viene in mente Delneri, aveva lo stesso approccio. Avremo un pò di difficoltà all’inizio perchè bisogna imparare ma i risultati arriveranno”.
Allenamenti sotto l’albero di Natale? “Ci saranno un pò di problemi per i sudamericani che hanno già prenotato i voli aerei da tempo. Per il resto nessun problema. Mi sento di poter dire tranquillamente che tutti noi ci metteremo a disposizione del tecnico, se sarà necessario. Il futuro dipende da noi. La società, scegliendo Delio Rossi, ci ha messo a disposizione un grande allenatore. Ora ognuno di noi deve metterci il massimo dell’impegno”.
Come ha vissuto Gastaldello l’esonero di Ciro Ferrara e le dimissioni di Pasquale Sensibile? “In realtà non li ho vissuti. A Catania non c’ero per squalifica. Ho lasciato il mister che sembrava tutto tranquillo. Sono tornato ad allenarmi che è successa una rivoluzione. A livello umano mi dispiace tantissimo perchè Ferrara, Sensibile e Teti sono ottime persone e quando succedono queste cose non è mai colpa dei singoli ma le colpe sono di tutti. Non mi era mai capitato di veder partire così tanta gente. I preparatori atletici, tutti i collaboratori di Ferrara e Sensibile”.
Infine, chicca su Delio Rossi, il quale, in quel 13 maggio 2009, dopo essere corso sotto la Gradinata Sud in trasferta all’Olimpico ad applaudire i sostenitori blucerchiati, è andato a consolare Daniele Gastaldello: “Mi ricordo bene quel momento. Non avevo tanta voglia di ascoltare ma è stato un gesto da vero signore”.