2014

Gastaldello a Samp TV: «Essere qui un onore. Nel calcio mancano i veri valori»

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Daniele Gastaldello, presente al Fair Play Village, si è concesso alle telecamere di Samp TV per ripercorrere il suo passato in blucerchiato fino ad arrivare all’attuale ritiro di Bardonecchia in preparazione alla prossima stagione: «Ho sempre voluto giocare a calcio, sin da quando avevo 5 anni e giocavo nel campo del mio paese. Il gol? Quando succede sono davvero felice perché capita poche volte, per l’appunto. Essere qui per me è un onore, soprattutto perché indosso la fascia da capitano. Fuorigioco? Ci vuole sintonia con tutta la difesa. Quando ero giovane a 17 anni ho potuto allenarni con i più giovani: sono passati diversi anni e vi assicuro che non era facile perché c’erano delle regole molto più ferree in prima squadra rispetto al settore giovanile. Ruolo? Sono sempre stato difensore. La carriera da calciatore? Ogni lavoro è difficile. Noi siamo dei privilegiati perché facciamo un mestiere che ci piace e abbiamo realizzato i sogni di tutti quanti: tutti vogliono arrivare inn Serie A, alla Sampdoria o in nazionale. Devi fare sacrifici e farli sin da giovane: io non potevo fare molte delle cose xhe facevano i miei amici a 18 anni. I sacrifici li ho fatti molto volentieri».

Qualche aneddoto relativo a squadra e iniziative nel sociale a tinte blucerchiate: «Il camp? L’ho fatto, al mio paese: era più piccolo, eravamo pochi ma le cose sono le stesse che fate voi. Abbiamo visto perché con l’arrivo di Mihajlovic è cambiata la mentalità, noi siamo stati bravi a seguirlo e a capire cosa poteva darci. Ovviamente abbiamo dovuto trovare la giusta amalgama per fare bene. La fascia? È una responsabilità perché devo dare sempre l’esempio, ci sono delle regole e io devo essere il primo a rispettare e a farle poi rispettare. Soprattutto quest’anno abbiamo una squadra molto giovane e devo far capire che atteggiamento tenere quando si indossa quesfa maglia. Il più difficile da marcare? Ce ne sono tanti, potrei dirtene tanti però a edsere sincero ti dixo che la differebza è che in Serie A appena sbagli subisci, non voglio farti un bome preciso. Adesso nel calcio mancano i veri valori, mancano questi elementi importanti che stanno scemando un po’. Prima di diventare calciatori bisogna essere uomini e dovete farlo con i giusti valori».

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