2014
Garrone: «Samp venduta per il suo valore; il rapporto con Ferrero si chiuderà a giugno»
164 giorni dopo quel turbolento 12 giugno 2014, data in cui si concretizzò il passaggio di proprietà della Sampdoria, torna a parlare Edoardo Garrone. Sceglie gli schermi di Telenord per rituffarsi sul passato non troppo lontano e sul rapporto che lo lega all’attuale padrone del club di Corte Lambruschini, quel Massimo Ferrero che dal giorno dell’abdicazione dell’ultimo membro della famiglia Garrone è il presidente della società blucerchiata.
«Non mi aspettavo la Sampdoria così in alto in classifica – apre Edoardo Garrone – Sono contento sia da tifoso che per il presidente Ferrero che ci sta mettendo l’anima, poi gioca anche bene quindi è divertente. Non sono più andato allo stadio perchè all’inizio volevo disintossicarmi, poi siccome a Marassi la Sampdoria ha fatto sempre bene rimango a casa per scaramanzia. Magari tornerò dopo la prima sconfitta in casa che spero arrivi il più tardi possibile, quindi spero di non tornarci più quest’anno».
«Credo di aver fatto la scelta giusta, i motivi della scelta gli avevo spiegati e non ci torno. Era giusto così, anche per la mia famiglia e sono soddisfatto che le cose stiano andando bene, per cui non ho nessun rimpianto. Ferrero mi manda dei messaggi WhatsUp, ci siamo anche visti in settimana un paio di volte, c’è un colloquio continuo, sereno e costruttivo, è un uomo troppo indipendente per dipendere da quello che posso dirgli io. Lui fa gli show quando ritiene sia giusto farli e secondo me fa anche bene perchè mette allegria. Io uso i social network privatamente, lui li utilizza per il calcio, è una tecnica di comunicazione usata molto dai giovani, che vanno ravvicinati al calcio perchè sono il nostro futuro, per cui fa bene ad usarli».
«Nell’accordo di cessione era previsto che, nell’arco di sei mesi avremo verificato alcune situazioni di bilancio che allora era impossibile far quadrare perfettamente. è una attività contabile in corso, in cui ci sono delle garanzie che entro giugno dovranno essere sostituite. Il rapporto si chiuderà come previsto nel giugno 2015. è una discussione di tipo contabile dietro la quale non c’è alcun problema. Sono accordi che sono normali quando si fanno delle attività di cessione di azioni societarie. Non abbiamo nemmeno più una azione, che sono tutte di Ferrero. Non si regolassero queste cose, non ci sarebbe alcun motivo di tornare indietro, questo lo dico per chiarezza. Dovessimo un domani andare a litigare su queste cose si aprirebbe un contenzioso di tipo legale ma non ci sono le condizioni per litigare».
La Sampdoria è stata svenduta? «Evidentemente non hanno ben presente i numeri dell’operazione – replica Garrone agli scettici della cessione societaria – La Sampdoria è stata valutata per quello che vale una società di calcio, che è il patrimonio calciatori più l’avviamento meno i debiti. E’stata venduta per il suo valore. La squadra è stata ceduta con un allenatore bravo, con un organico all’altezza di giocarsi la Serie A, su cui Ferrero ha fatto un bel lavoro, la società era ben strutturata. Se la Sampdoria va bene, a maggior ragione non ho nessun rimpianto, avrei delle preoccupazioni se andasse male».