2013

Garrone: «I presidenti passano, sampdoriani lo si resta per tutta la vita»

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Da un paio di minuti Largo U.C. Sampdoria 1946 è diventato realtà. Il presidente Edoardo Garrone, a nome di tutti i sampdoriani sparsi a Genova e nel mondo, ha scoperto la targa con grande commozione: «Quel che conta per me e per tutti i sampdoriani è la Sampdoria e tutto ciò che, al di là degli aspetti sportivi, rappresenta per questa città». 

Dopo aver ringraziato Roberto Martinelli, promotore dell’iniziativa, e l’amministrazione comunale, il numero uno di Corte Lambruschini ha pronunciato un breve discorso di inaugurazione: «I presidenti passano, sampdoriani lo si resta per tutta una vita – ha detto Garrone – Oggi rappresento la Sampdoria da presidente. Domani ci sarà qualcun altro, ma oggi ci sono io e con orgoglio sono qui per questa cerimonia. Si tratta di un riconoscimento unico a livello nazionale, un motivo di enorme soddisfazione per me, per l’amministrazione comunale e per tutti coloro che amano questa maglia. Una maglia stupenda, unica perché trasmette una serie di valori, di emozioni e di serietà, riconosciuta tra le più belle al mondo. Un marchio, uno stile che dal ’46 ha portato in giro per l’Italia, per l’Europa e per il mondo intero il nome di Genova, regalandole lustro e visibilità. Tutto questo è stato possibile grazie a quello splendido bagaglio di simpatia ed educazione, di fair play, di rispetto e civiltà che la Sampdoria e la tifoseria blucerchiata si sono sempre portati appresso. Valori che rimangono a prescindere dalle persone che fanno parte della società, siano essi presidenti, dirigenti, tecnici o calciatori. La Sampdoria è quello per cui ci impegniamo ogni giorno. Si impegnano i tifosi nell’organizzazione dei club e delle trasferte, si impegna chi dedica tempo, energie e passione nella gestione dell’azienda Sampdoria. Ma ciò che resta e resterà per sempre è lo spirito che contraddistingue ogni sampdoriano. Da oggi, guardando questa targa, i tifosi e tutti quelli che passeranno in futuro, potranno dire ancora con più orgoglio: io sono sampdoriano».

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