2015

Ganz: «Zenga è molto bravo. L’uomo in più della Samp? Cassano»

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Lui conosce bene Bogliasco. In famiglia continua a scorrere il sangue dei bomber (con suo figlio Simone Andrea che ha fatto bene al Como), ma il Ganz più famoso è ancora il padre Maurizio. Cresciuto alla Samp, l’ex attaccante ha commentato le sorti blucerchiate ai microfoni de “Il Secolo XIX”. A partire dalla sorpresa Éder, se si può ancora considerare tale: «Mi aspettavo che fosse un goleador del genere, perché ha tecnica, fisico, un bel tiro ed è veloce. E ora ha trovato continuità. Può lottare per il titolo dei capocannonieri, lo vedo convinto nei suoi mezzi. E poi la Samp è una squadra che da sempre esalta gli attaccanti».

Éder continua a dire che per lui il gol non è importante. Un concetto che Ganz non avrebbe mai ribadito: «Perché siamo diversi. Io vivevo per il gol, lui è più completo: è giusto che pensi alla prestazione, oltre che al gol, ma se segna fa il bene della Samp e anche in ottica azzurra può essere importante». Viene ricordato il suo debutto nel settembre 1986. Proprio un Samp-Atalanta, due delle squadre in cui ha giocato: «Cavolo, è il debutto in A, a soli 17 anni. Entro nel finale e gioco in attacco con Mancini. La Samp è stata fondamentale per me: mi ha formato come uomo e calciatore. C’erano Boskov e un nucleo che poi vinse lo scudetto e sfiorò la Coppa dei Campioni. La mia sfortuna – che però fu la fortuna della Samp – era quella di avere davanti Mancini e Vialli. Così andai via per giocare».

Lui è sempre stato cattivo in area di rigore, forse gli attaccanti di oggi lo sono un po’ di meno: «No, è il calcio che è cambiato. In fase di non possesso, io rifiatavo un po’, mentre oggi devi fare tutto. Anche Messi e Ronaldo rincorrono gli avversari». Su Cassano: «Sarà l’uomo in più. Devo solo lavorare bene per tornare al top: farà la differenza». Chiusura sulle prospettive della Samp in questo campionato: «La stagione è iniziata in maniera strana: con tante bi in difficoltà, può succedere di tutto e la Samp può restare in alto. Zenga è uscito male dall’Europa, ma ha reagito alla grande. Walter ha fatto molto bene a Catania, all’estero ha vinto dei campionati: è molto bravo».

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